tag:blogger.com,1999:blog-88514511123730209322024-03-14T07:06:36.163+01:00Io dico la miaGiuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.comBlogger21125tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-73375188291421663642015-01-15T16:20:00.001+01:002015-01-15T16:20:17.101+01:00Libera satira in libero Stato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-SVwUtSAanjA/VLfYaICjBmI/AAAAAAAAAX4/Tvdj9Jyi424/s1600/10636513_10152691287169426_2459081148535290245_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-SVwUtSAanjA/VLfYaICjBmI/AAAAAAAAAX4/Tvdj9Jyi424/s1600/10636513_10152691287169426_2459081148535290245_o.jpg" height="320" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: white; line-height: 17.9400005340576px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span>
<span style="background-color: white; line-height: 17.9400005340576px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>"La satira è un genere della letteratura e di altre arti caratterizzata dall'attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento. Sin dall'Antica Grecia la satira è sempre stata fortemente politica, occupandosi degli eventi di stretta attualità per la città (la polis), ed avendo una notevole influenza sull'opinione pubblica ateniese, proprio a ridosso delle elezioni. Per questo motivo è sempre stata soggetta a violenti attacchi da parte dei potenti dell'epoca, come nel caso del demagogo Cleone contro il poeta comico Aristofane."</i>
Sono passati alcuni giorni dalla morte di alcuni giornalisti di Charlie Hebdo ed ecco spuntare coloro che, a prescindere dall'atto terroristico compiuto, hanno da ridire sulla satira.</span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 17.9400005340576px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La satira bisogna accettarla. Tutta! Può piacere, disturbare, infastidire, ma va accettata. Non riconosco l'atteggiamento di chi accoglie una tipologia di satira perché lontana dal proprio stile di vita e non accetta quella che lo tocca in prima persona. Ecco che a sinistra si ride alle battute sul "papi" Berlusconi, sul "nano" Brunetta, sul "trota" Bossi junior, ma non si osi toccare la "femminista" Boldrini, "l'omosessuale" Vendola o "mortadella" Prodi! Viceversa, a destra si ride per la Kyenge con la "faccia da scimmia", ma suscitano meno ilarità le battute sulla Chiesa. E i grillini, pronti a ridere di chiunque purché l'oggetto della satira non sia Grillo: in questo caso si scatena l'inferno.
C'è chi afferma che è necessario porre dei limiti alla satira, per esempio riguardo alla Fede religiosa. Partendo da questo concetto si dovrebbe, quindi, non fare satira su tutte le religioni esistenti sulla Terra. E se non si ha una Fede religiosa, ma una forte Fede politica? Si dovrà evitare anche la satira politica. Tutta?
E magari, forse, c'è chi non ha né Fede religiosa né Fede politica, ma una fortissima Fede calcistica: qualcuno disposto a sparare, a piangere se la sua squadra del cuore perde. Quindi? Via anche la satira calcistica perché creerebbe problemi a questa fascia di popolazione?
E si potrebbe continuare all'infinito inerentemente ad ogni tematica esistente, in quanto certamente cara a qualcuno.
Chiaramente un criterio importante per valutare la correttezza dell'opera satirica è rappresentato dalla fonte di provenienza: un giornalista, un vignettista, un comico, chiunque viva di quest'arte ha tutte le carte in regola per adoperarla nel partorire critiche, anche colorite. Se, invece, l'autore è il politico di turno (vedi Calderoli con la maglietta su Maometto), il discorso cambia. Credo che in questi casi l'obiettivo non sia far ridere, non sia una "critica alla politica e alla società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento", bensì insultare, raccattare voti, sfoggiando qualunquismo.
La critica una tantum, decontestualizzata e senza continuità può essere recepita, giustamente, come un'offesa e non come frutto di satira.
Concludendo, sdrammatizzare un avvenimento spiacevole non equivale a sminuirlo. Ecco perché, qualunque cosa accada, un giro su "<a href="http://forum.spinoza.it/viewforum.php?f=3&sid=b2b7a0d76c2cdde2af40a770e737c9bf" target="_blank">Laboratorio permanente di satira</a>" di Spinoza lo faccio sempre!</span></span>Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-10891982159217147552014-06-08T03:47:00.001+02:002014-06-08T04:00:24.864+02:00#escodaquelblog! Dovrei? Forse no.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-axcDUKQ94jg/U5PDnYUhC5I/AAAAAAAAAXc/8rxqjx24PsY/s1600/sarcasmo-renzi-grillo-vignetta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-axcDUKQ94jg/U5PDnYUhC5I/AAAAAAAAAXc/8rxqjx24PsY/s1600/sarcasmo-renzi-grillo-vignetta.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Sui social network condivido e pubblico sempre più informazioni e notizie riguardanti il Movimento 5 Stelle. Sto diventando quasi un "paranoico" della politica. Si creano dibattiti, ma alcune volte anche scontri che rasentano la maleducazione.<br />
<a name='more'></a><br />
Molte volte mi sono chiesto come mai la mia bacheca stia quasi fungendo da spot al M5S e cosa ne guadagni poi ad apparire così pesante e fissato.<br />
Ho cercato di ragionarci sopra e forse sono arrivato ad una risposta: sono cresciuto con trasmissioni come Annozero, Ballarò, Matrix, Servizio Pubblico e con la lettura accanita di quotidiani online (La Repubblica, il Corriere, il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano). Insomma, sono sempre stato abituato a dibattiti più o meno oggettivi, ma che presentavano una peculiarità: nel bene o nel male davano la possibilità di informarsi e farsi un'opinione. Questo soprattutto perché a portare avanti la propria tesi non c'era solo una parte politica, ma un insieme di "menti", anche di diverso schieramento. Per esempio, se c'era un attacco a Berlusconi, a difenderlo su tv e giornali c'era il deputato UDC, il senatore leghista, il giornalista di partito, il sindacalista amico, ecc. ecc. Stessa prassi si presentava anche dall'altra parte: a rispondere ad attacchi su Prodi ci poteva essere il deputato IDV, il senatore di Rifondazione Comunista, il costituzionalista amico o il giornalista di sinistra.<br />
Invece per il M5S non sta accadendo nulla di tutto questo! Sui media il M5S è solo (direi fortunatamente) e gli attacchi arrivano da ogni dove: esponenti di centro-sinistra, di centro-destra, leghisti, comunisti, giornalisti (a parte eccezioni), personalità mediamente informate, finti opinionisti. Insomma, nessuno difende il M5S se non i portavoce dello stesso.<br />
Da elettore e attivista pentastellato, non mi infastidisce questa "solitudine" in sé, ma il fatto che anche persone che reputo intelligenti avanzano obiezioni di basso livello, mai sui contenuti, sempre su frasi (e toni) di Grillo prese qua e là. Ed ecco che anche loro ci cascano: una chiara battuta viene tagliata e si attacca Beppe Grillo proprio come preannunciava nella battuta stessa:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="https://ytimg.googleusercontent.com/vi/u_M99Rdnmno/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="https://youtube.googleapis.com/v/u_M99Rdnmno&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="https://youtube.googleapis.com/v/u_M99Rdnmno&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<br />
Ormai è quasi un anno che il M5S è in Parlamento e non ho ancora sentito una vera e propria obiezione di carattere contenutistico. Vedo solamente gente che fino a ieri diceva "Io voto SEL per Tizio, mica per Vendola!" oppure "Io voto PD perché sono persone competenti, mica per Bersani!", che però adesso, pur delusa dagli stessi, non vota M5S perché "c'è Grillo"!<br />
Per concludere, più viene portata avanti una critica di carattere formale e non contenutistico e più è la voglia che ho di "dire la mia", anche a costo di apparire fissato e paranoico.Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-17577571056091887132014-05-09T12:44:00.001+02:002014-05-09T12:44:56.564+02:00Announo, #nonstoconnessuno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Q3jkJpQeZJo/U2yxWKvbOiI/AAAAAAAAAW4/x0Pi35kBHdY/s1600/Schermata+2014-05-09+a+12.43.01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Q3jkJpQeZJo/U2yxWKvbOiI/AAAAAAAAAW4/x0Pi35kBHdY/s1600/Schermata+2014-05-09+a+12.43.01.png" height="227" title="Announo Renzi Innocenzi" width="400" /></a></div>
<br />
Ero incuriosito dalla prima puntata di Announo. L'ho guardata tutta e sono rimasto basito dal basso livello del dibattito.<br />
<br />
<a name='more'></a>Innanzitutto mi sono stancato di sentire accostate le parole Grillo, M5S e fascismo, soprattutto dopo aver visto il servizio d'apertura in cui Lega Nord e Forza Nuova facevano a gara a chi era più razzista, nazionalista e autoritario! È incredibile come Santoro continui a pensare che un "Italiani!" rappresenti necessariamente un richiamo a Mussolini! È incredibile come non si riesca a parlare più di contenuti e di battaglie del M5S senza citare Grillo! Io, cresciuto con le canzoni di Bandabardò e Modena City Ramblers, vengo accostato a un leader a cui "piace giocare con le parole del fascismo"!<br />
Ma proseguo nella visione, ero curioso di ascoltare i 24 giovani che facevano domande al presidente del consiglio.<br />
La serata verte essenzialmente su due argomenti: la trattativa durante la finale di Coppa Italia con Genny 'a carogna e l'immigrazione. Il primo argomento si conclude con il patriottismo di Renzi, il quale afferma che lui non avrebbe mai fischiato l'inno (a differenza di Grillo), non riflettendo assolutamente sul perché l'inno è stato fischiato: un gruppo di tifosi romanisti avevano da poco sparato ad un gruppo di tifosi napoletani ferendo gravemente uno di loro; intanto il presidente del consiglio era seduto a guardare la finale di Coppa Italia! Cosa si pretendeva, un applauso?! I fischi erano chiaramente diretti ad una palese assenza dello Stato, in quel momento rappresentato dall'inno nazionale! I 24 giovani dormivano!<br />
Il discorso sull'immigrazione è complicato e articolato, quando se ne vuole parlare seriamente. Nella trasmissione si discuteva di questo tema come si farebbe a "La vita in diretta" o a "L'arena".<br />
Se non fosse stato per uno sfogo del ragazzo di colore, Prince, poco prima della pubblicità, non sarebbe stato neanche citato il fulcro di questo tema: perché esiste questo fenomeno? Quali sono le cause? Da chi e da cosa scappano queste persone? Forse scappano dalle nostre stesse multinazionali che sono lì a derubarli di petrolio, gas, oro, minerali, caffè, cacao, ecc. ecc.! Domande assenti; i 24 giovani (meno uno) dormivano!<br />
Poi Travaglio ha riaperto il discorso economia, parlando dello spot degli 80 euro. Ho pensato: ora finalmente qualche giovane parlerà del "jobs act", faranno qualche domanda per approfondire questo tema che li tocca da vicino! E invece no! I 24 giovani dormivano!<br />
<br />Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-2956499452282853862014-05-08T15:10:00.000+02:002014-05-08T15:10:13.021+02:00Commercio equo e solidale: l'uovo oggi o la gallina domani?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-6-pgSSyxVtI/U0J8DTt0xkI/AAAAAAAAAWI/ntObIH2hicw/s1600/intro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-6-pgSSyxVtI/U0J8DTt0xkI/AAAAAAAAAWI/ntObIH2hicw/s1600/intro.jpg" height="198" width="400" /></a></div>
<br />
Sempre più gente è attenta a ciò che mangia, sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista della provenienza e, di conseguenza, degli effetti economico-sociali. Insomma, i consumat(t)ori crescono!<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a>Non è un caso che catene di supermercati come <a href="https://www.e-coop.it/solidal" target="_blank">Coop</a> e <a href="http://www.conad.it/conad/home/global/cooperative/nordiconad/impegno-sociale/commercio-equo-solidale.html" target="_blank">Conad</a> abbiano la loro linea solidale o che grandi multinazionali come <a href="http://www.nestlecocoaplan.com/" target="_blank">Nestlè</a> e <a href="http://www.fairtradeitalia.it/news/ferrero-si-impegna-con-coltivatori-cacao-fairtrade?utm_source=Fairtrade&utm_campaign=79de9b1d0e-Newsletter_20_marzo_20143_19_2014&utm_medium=email&utm_term=0_2108d07086-79de9b1d0e-73924033" target="_blank">Ferrero</a> abbiano deciso di "impegnarsi" in questo tipo di commercio.<br />
Se da un lato questo può essere un importante traguardo raggiunto, dall'altro, però, i dubbi non mancano: con quale senso critico una multinazionale decide di vendere prodotti provenienti da un circuito solidale, con un prezzo equo e rispettoso dei <a href="http://www.altromercato.it/WFTO-i-criteri-per-le-organizzazioni-fair-trade" target="_blank">10 principi</a> ed, allo stesso tempo, vendere prodotti che non hanno questa certificazione? E' facile trovare su internet documentari sullo sfruttamento minorile in campi di cacao, o sul cotone, o sulle banane, o sul riso e così via.<br />
Quindi, mi chiedo, è meglio premiare i prodotti con il marchio "fair trade" delle multinazionali, in quanto aiutano il "sud del mondo" e i piccoli produttori, oppure continuare a boiccotarli perchè potrebbe essere solo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Greenwashing" target="_blank">greenwashing</a>?<br />
Andare nei grandi supermercati super forniti o andare nelle piccole botteghe dove non sempre sappiamo se troviamo quello che cerchiamo?<br />
Puntiamo all'informazione prima dell'acquisto, come avviene nelle botteghe di commercio equo, organizzatrici di eventi sul territorio o lasciamo al consumatore la curiosità di informarsi, vista la quasi assente informazione data nei supermercati?<br />
Non so voi, ma io acquisto dalle Botteghe del Mondo!Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-19500434989735424982014-04-12T23:57:00.001+02:002014-04-12T23:57:14.324+02:00Adduce?!?! Next, please!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-EpDiAIyOA2s/U0k4b6X2ZsI/AAAAAAAAAWo/02tttMWDsDo/s1600/Schermata+2014-04-12+a+15.03.48.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-EpDiAIyOA2s/U0k4b6X2ZsI/AAAAAAAAAWo/02tttMWDsDo/s1600/Schermata+2014-04-12+a+15.03.48.png" height="293" width="400" /></a></div>
<br />
Se un non materano avesse ascoltato il sindaco Salvatore Adduce durante la tappa materana di <i>Next, la Repubblica delle Idee</i>, organizzata presso il Cine Teatro Duni di Matera dal quotidiano "La Repubblica", sarebbe morto di invidia nei confronti della nostra amministrazione.<br />
<a name='more'></a><br />
Il nostro sindaco ha parlato di cultura, di valorizzazione e conservazione dei Sassi, di "futuro remoto", ma soprattutto di "abitante culturale": basta turisti! A Matera vogliamo gli abitanti culturali!<br />
E quali sono le grandi iniziative che questa amministrazione ha promosso per combattere il turismo spicciolo, il turismo da "un giorno e via", in modo da formare <span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Source Sans Pro', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><i>un cittadino responsabile e consapevole che intende la cultura quale bene comune primario, somma etica di saperi umanistici, scientifici ed economici?</i></span><br />
Prima di tutto un <a href="http://www.sassikult.it/ita/web/img_item.asp?nav=132" target="_blank">bel parcheggio</a> a ridosso dei Sassi, di fianco al Complesso ex convento di Sant'Agostino, poi un bell'<a href="http://basilicata.basilicata24.it/inchieste/inchieste-online/quel-mostro-dacciaio-cuore-sassi-6199.php" target="_blank">ascensore con ponte incluso</a>. E non dimentichiamoci della possibilità data ai bus turistici di parcheggiare senza alcun problema in Via Lanera!<br />
Ormai i turisti vengono catapultati nei Sassi; danno loro la possibilità di arrivare la mattina, mangiare con un panino portato da casa e andare via la sera. E questo vuol dire formare abitanti culturali?<br />
Non mi sorprende che fra le decine di vere "<a href="http://www.visitmatera.it/visitare/" target="_blank">attrazioni</a>" che abbiamo a Matera al quarto posto su <a href="http://www.tripadvisor.it/Attractions-g187772-Activities-Matera_Province_of_Matera_Basilicata.html" target="_blank">Tripadvisor</a> troneggi Acquaworld!<br />
Meno male che almeno l'Azienda di Promozione Territoriale della Basilicata è competente!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="https://ytimg.googleusercontent.com/vi/rjXvr_4dnlM/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="https://youtube.googleapis.com/v/rjXvr_4dnlM&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="https://youtube.googleapis.com/v/rjXvr_4dnlM&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<br />Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-48936865395289158872014-03-25T23:32:00.003+01:002014-03-25T23:49:11.990+01:00Come gratificare un blogger?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-g4djjwPc3Mg/UzID6A54wHI/AAAAAAAAAVc/Vw8IA6-tjfs/s1600/cogito-ergo-blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-g4djjwPc3Mg/UzID6A54wHI/AAAAAAAAAVc/Vw8IA6-tjfs/s1600/cogito-ergo-blog.jpg" height="230" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 16.309091567993164px; white-space: pre-wrap;">L'informazione, il dibattito, la conoscenza viaggiano sempre più attraverso internet e i social network. A volte ci ritroviamo di fronte ad articoli particolarmente interessanti per la cui stesura il blogger, con molta probabilità, avrà speso del tempo, informandosi a sua volta e pensando ad un modo interessante per comunicare i propri contenuti. Come apprezzare questo lavoro, oltre al semplice click sul "mi piace"?</span><br />
<a name='more'></a>Dovrò ora fare attenzione a come mi esprimo, in quanto non vorrei incorrere in ban da parte di Adsense, nella cui guida è scritto "<i>È vietato ai publisher chiedere a terzi di fare clic sui propri annunci o utilizzare metodi di attivazione ingannevoli per ottenere clic. Sono inclusi, a titolo esemplificativo, l'offerta di compensi agli utenti per la visualizzazione degli annunci o l'esecuzione di ricerche, la promessa di raccogliere fondi per terze parti in cambio di tale comportamento o il posizionamento di immagini accanto a singoli annunci.</i>"!<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 16.309091567993164px; white-space: pre-wrap;">Non inviterò nessuno, pertanto, a cliccare sui banner pubblicitari, ma non c'è niente di terribile nella pubblicità Adsense, presente in quasi tutti i piccoli e grandi blog: non ci sono virus, i siti sono attendibili e non costa niente cliccarci.</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 16.309091567993164px; white-space: pre-wrap;">
</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 16.309091567993164px; white-space: pre-wrap;">Per il blogger, invece, quel click potrebbe essere uno dei metodi con cui arrotondare a fine mese.
Naturalmente, come dice la guida Adsense, "<i>I clic sugli annunci Google devono essere originati da un effettivo interesse dell'utente. Qualsiasi metodo utilizzato per generare artificialmente impressioni o clic sugli annunci è severamente proibito. Tra i metodi non consentiti vi sono, a titolo esemplificativo, impressioni o clic manuali ripetuti, strumenti per la generazione di impressioni e clic automatici e l'utilizzo di robot o software che tenti di ingannare il nostro sistema. Ti ricordiamo che fare clic sui propri annunci per qualsiasi motivo è severamente vietato.</i>"
In sintesi: c'è una pubblicità/banner interessante? Non temete! Fate un favore a voi stessi e al blogger!</span>Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-66010331384793474872014-03-12T13:58:00.000+01:002014-03-12T13:58:35.468+01:00Tripadvisor: sfruttiamolo nel migliore dei modi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-2-7sEPeGuiw/UxMoFpBz6TI/AAAAAAAAAVE/zW-IskwmdB8/s1600/Tripadvisor-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-2-7sEPeGuiw/UxMoFpBz6TI/AAAAAAAAAVE/zW-IskwmdB8/s1600/Tripadvisor-2.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
Tripadvisor sta diventando uno dei siti più diffusi e popolari per conoscere opinioni su ristoranti e hotel. Negli ultimi tempi si sta sviluppando molto la sezione dedicata alle attrazioni. Io per primo, quando programmo una gita, studio la classifica delle attrazioni più votate e recensite del luogo che andrò a visitare.<br />
Ho dato uno sguardo, per curiosità, alla classifica delle attrazioni della mia città, Matera.<br />
<a name='more'></a><br />
Al 12 marzo 2014 abbiamo:<br />
<br />
1° posto: Sassi di Matera.<br />
2° posto: la Cripta del Peccato Originale.<br />
3° posto: Aquaworld Bluwellness family club<br />
4° posto: Matera<br />
5° posto: The Sassi and the Park of Rupestrian Churches of Matera.<br />
6° posto: Old Town.<br />
All'11° posto la chiesa di San Giovanni Battista, al 15° il Belvedere, al 19° la Cattedrale. <br />
<br />
Il totale delle "attrazioni" a Matera è 27, di cui, come si può vedere dalle prime posizioni, molte sono ripetute! Tutto qui? Questo è quello che offre ai turisti una delle città più antiche del mondo?<br />
Alcune volte mi è capitato di decidere quanto tempo fermarmi in un luogo anche in base al numero di attrazioni presenti. Se un utente dovesse farsi un'idea di Matera solo guardando le prime posizioni in classifica, concluderebbe che, oltre ai Sassi, non c'è quasi null'altro.<br />
Ecco perché ho pensato che, forse, i primi a recensire e a "creare" attrazioni dovrebbero essere proprio i residenti del luogo.<br />
Per il momento, a fronte di questa riflessione, ho creato la pagina del <a href="http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187772-d6154039-Reviews-Belvedere_Sassi_dalla_Murgia-Matera_Province_of_Matera_Basilicata.html" target="_blank">Belvedere</a> e del <a href="http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187772-d6372111-Reviews-Castello_Tramontano-Matera_Province_of_Matera_Basilicata.html" target="_blank">Castello tramontano</a>. Consiglio di provare a fare lo stesso!Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-75224209763996475042014-03-11T00:24:00.000+01:002014-03-11T00:24:31.195+01:00The dark side of chocolate: il documentario che tutti dovremmo guardare<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
A volte capita di chiederci cosa potremmo fare noi in prima persona per migliorare la condizione del Sud del Mondo. Solitamente si tende ad attribuire agli Stati, alle Istituzioni, alle multinazionali la responsabilità di alcune situazioni estreme di cui siamo testimoni o di cui veniamo informati. Come possiamo contribuire a fermare questo declino? </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Semplice, con il nostro voto e con il nostro portafogli. Ogni nostro acquisto sortisce degli effetti e genera dei meccanismi. Vediamo, per esempio, il caso del cioccolato:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/43XZuCwv9zA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<span style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;"><br /></span>
<span style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;"><br /></span>
<span style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">SCHEDA DOCUMENTARIO</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;">Cosa si nasconde dietro le barrette di cioccolato che mangiamo tutti i giorni? Un viaggio-inchiesta rivela una verità choc. E' "The Dark Side Of Chocolate" (Usa 2010, Bastard Film & Tv), documentario girato da Miki Mistrati, pluripremiato giornalista danese, insieme a Roberto Romano. </span><br style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;" /><br style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;" /><span style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;">Partito dal Mali, Mistrati è arrivato fino alla Costa D'Avorio ripercorrendo le rotte degli scambi attraverso i quali i bambini vengono ridotti in schiavitù ed obbligati a lavorare nelle piantagioni di cacao, spesso senza nessuna retribuzione.</span><br style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;" /><br style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;" /><span style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;">Lo scandalo nascosto dietro il dolce più amato al mondo nasconde un amarissimo retrogusto coloniale che parla di sfruttamento, negazione dei diritti elementari e schiavitù infantile. </span><br style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;" /><br style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;" /><span style="background-color: #f6f6f6; color: #333333; line-height: 17px;">Un'operazione verità per Mistarti e Romano, prodotto dalla Bastardi Film & Tv nel 2010 in USA. Il film è in lingua inglese con sottotitoli in italiano e dura poco più di 45 minuti.</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il sito: <a href="http://www.thedarksideofchocolate.org/" target="_blank">http://www.thedarksideofchocolate.org/</a></span><br />
<br />Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-72529325951434589872014-03-02T11:47:00.001+01:002014-03-09T23:34:21.007+01:00Quando parliamo di contenuti?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-FcPv7c3qnPU/UxMMHX4N84I/AAAAAAAAAU0/Aqp3tvKLbjk/s1600/ellekappa-beppe-grillo-fascismo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-FcPv7c3qnPU/UxMMHX4N84I/AAAAAAAAAU0/Aqp3tvKLbjk/s1600/ellekappa-beppe-grillo-fascismo.jpg" height="264" width="320" /></a></div>
E' diventato impossibile confrontarsi sui contenuti. Siamo sempre stati troppo abituati a parlare di leader ed ora, anche per il Movimento 5 Stelle, si riesce a discutere quasi esclusivamente dei modi che Beppe Grillo ha di dire la propria.<br />
<a name='more'></a><br />
Anche quando si tende a paragonarlo a Mussolini e a paragonare, di conseguenza, lo spirito del M5S al fascismo, si bada alla forma e mai ai contenuti.<br />
Si paragona un comico, tra l'altro non presente in Parlamento, ad un dittatore che predicava "razze" superiori, guerre in Abissinia e che man mano aumentava il potere dell'esecutivo.<br />
E' bastato qualche slogan e qualche espulsione, tra l'altro votata da 40mila persone, ed ecco ritornare la paura del fascismo. Poniamo anche il caso estremo che un giorno Beppe Grillo esca da una finestra con il petto in fuori, i pugni sui fianchi e il mento verso l'alto e dica "Vogliamo il reddito di cittadinanza, l'abolizione dell'IRAP, una legge sul conflitto d'interessi, una legge anticorruzione, più soldi alla scuola pubblica! Vincere e vinceremo!". E quindi? Sarebbe paragonabile a questo?:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/udwF1nNaexs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
Quando cominceremo a parlare dei contenuti delle proposte di legge del M5S? Quando vedremo i giornalisti fermare un portavoce del M5S e chiedergli come procedono i lavori nelle Camere? Quando vedremo servizi Tg mettere a confronto le diverse posizioni ideologiche circa una proposta di legge? Quando vedremo commenti sul M5S in cui non sia inserita la parola "Grillo"?<br />
Purtroppo, come spiego in quest'altro <a href="http://acegc.blogspot.it/2014/02/italia-dal-paese-degli-allenatori-al.html" target="_blank">articolo</a>, pur di criticare senza poter essere attaccati, l'Italia è diventato il Paese degli astenuti.<br />
Ah, e se Grillo è fascista, perché sul suo blog ha sempre dato spazio a <a href="http://acegc.blogspot.it/2013/12/quando-un-fascista.html" target="_blank">questo genere di notizie</a>?<br />
<br />Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-45117172509311085542014-02-20T18:00:00.001+01:002014-02-20T18:01:52.288+01:00Italia, dal Paese degli allenatori al Paese degli astenuti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-DpdjaeyYF-0/UwY0jhKCLiI/AAAAAAAAAOE/VGhcti9p-3o/s1600/elezioni06.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-DpdjaeyYF-0/UwY0jhKCLiI/AAAAAAAAAOE/VGhcti9p-3o/s1600/elezioni06.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
<br />
Fino a qualche anno fa si era soliti scherzare sul fatto che gli italiani sono sempre stati bravi a sostituirsi agli allenatori di calcio: "Io avrei giocato con questo schema!", "Io non avrei fatto giocare quel difensore!", "Io avrei fatto quella sostituzione!". Discussioni che sarebbero potute andare avanti per ore nell'ormai famoso "Bar dello Sport".<br />
Ora i tempi sono cambiati, per certi versi. <br />
<a name='more'></a>Da quando questi sfacciati grillini hanno cominciato a portare, con cadenza ormai settimanale o mensile, nelle piazze i problemi dell'Italia o sui social network video-testimonianze di ciò che accade realmente nel Palazzo, è nata una nuova categoria: gli astenuti.<br />
L'astenuto è la tipica persona che critica a destra e a manca; la maggior parte delle volte critica la forma, quasi mai il contenuto. Ti premette che lui non è per Renzi o chi per lui, non è per Berlusconi, non è per Vendola, ma soprattutto non è per il dittatore Grillo. Lui è un astenuto! Non c'è nessuno che lo rappresenta: dei circa 20 partiti/movimenti che si presentano alle elezioni, non ce n'è uno che rispecchi più o meno le sue idee! Per lui sono tutti uguali, ma poi, se c'è un Movimento che afferma esattamente questo, non la ritengono più una posizione corretta. Bisogna dialogare con i partiti, altrimenti sei un dittatore!<br />
Solitamente l'astenuto, dopo aver finito di lavorare, torna a casa e commenta il primo post politico in cui si imbatte. Se rispondi seriamente ti dicono che sei permaloso o burattino, consigliandoti di #usciredalblog; se rispondi con una battuta ti dicono che non sei in grado di portare avanti il discorso.<br />
In questo momento l'astenuto ce l'ha particolarmente con Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. Renziani, Berlusconiani, Vendoliani si stanno nascondendo bene in questo periodo, non pubblicano cosa di buono realizzano in Parlamento i propri partiti (chissà perché!) a differenza dei sostenitori del M5S, perennemente esposti al giudizio altrui in quanto grandi postatori sui social network (proliferando il materiale di cui possono "vantarsi"). Quindi di qui il duello grillini-astenuti. Solitamente si comincia a parlare in maniera pacata, ma quando l'astenuto non ha più niente da dire partono le paroline magiche: #governoconbersani #attaccoallaboldrini #grilloilrazzista #iricavidelblog.<br />
Ora, caro astenuto, puoi fare 3 cose:<br />
1) continuare a fare quello che stai facendo, quindi criticare questo articolo non per i contenuti ma per la poca diplomazia della forma;<br />
2) informarti sugli attuali 20-25 partiti/movimenti presenti in Italia e cercare di trovarne uno che fa al caso tuo, almeno così nei dibattiti si può parlare anche di contenuti;<br />
3) trovare il restante 25% che alle ultime elezioni non ha votato, confrontarvi e creare un bel partito che fa al caso vostro.<br />
<br />
p.s. discussione a parte per gli anarchici e per gli astenuti volutamente indifferenti a qualsivoglia dinamica politica (i peggiori).Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-2028906352193477432014-02-17T18:38:00.000+01:002014-02-17T18:38:43.339+01:00La questione di fiducia?!?! Aboliamola!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-4l6MDz0hX08/UwIFunfVqZI/AAAAAAAAANo/AnXsLtgAY30/s1600/fiducia_06.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-4l6MDz0hX08/UwIFunfVqZI/AAAAAAAAANo/AnXsLtgAY30/s1600/fiducia_06.gif" /></a></div>
<br />
Non starò qui a fare confronti tra sistemi elettorali europei, africani e asiatici. Non starò qui a commentare dettagli giuridici con cui non ho dimestichezza.<br />
L'unica cosa di cui voglio parlare è della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Questione_di_fiducia_(ordinamento_italiano)" target="_blank">questione di fiducia</a>!!! <br />
<a name='more'></a>Non mi importa sapere in quali altri Stati questo istituto viene utilizzato, mi importa riflettere sull'abuso che se ne fa in Italia.<br />
Il Governo ha una "urgenza", emana un decreto e, per convertirlo in legge entro il limite dei 60 giorni, pone la questione di fiducia, accorciando i tempi, evitando la discussione parlamentare e, soprattutto, rendendolo immodificabile. Ed ecco che ci ritroviamo un Parlamento esautorato dalla sua funzione legislativa, con il solo compito di approvare qualche ratifica internazionale e discutere una tantum qualche disegno di legge.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-lP8yS8Q52tg/UwIFvGb-pKI/AAAAAAAAANw/nOtjHQqZh_I/s1600/fiducia_big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-lP8yS8Q52tg/UwIFvGb-pKI/AAAAAAAAANw/nOtjHQqZh_I/s1600/fiducia_big.jpg" height="179" width="320" /></a></div>
<br />Focalizzando l'attenzione sul sistema elettorale, che ci si ritrovi di fronte ad un sistema maggioritario con una maggioranza di coalizione, o ad un proporzionale con le famose "larghe intese", il risultato non cambia: la maggioranza del Parlamento voterebbe i decreti del Governo sui quali è stata posta la fiducia (per il bene dell'Italia e per non tornare alle elezioni) e così ci ritroveremmo con un Parlamento sempre più inutile e con un Governo con sempre più poteri.<br />
Vi ricordo che il Presidente del Consiglio è scelto dal Presidente della Repubblica, quindi non direttamente dai cittadini, e che il Presidente del Consiglio sceglie la propria squadra di Governo sempre bypassando i cittadini.<br />
In conclusione, fino a quando esisterà questo istituto dimentichiamoci vere discussioni ideologiche su proposte di legge. Vincerà chi, in qualche modo, avrà messo insieme 316 deputati.<br />
Un ultimo appunto: che sia chiaro, la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Questione_di_fiducia_(ordinamento_italiano)" target="_blank">questione di fiducia</a> è differente dal <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Voto_di_fiducia" target="_blank">voto di fiducia</a>!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-KWWYhFwXtpM/UwIFuRUfFKI/AAAAAAAAANk/zgHvIVwk770/s1600/20060802.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-KWWYhFwXtpM/UwIFuRUfFKI/AAAAAAAAANk/zgHvIVwk770/s1600/20060802.gif" height="320" width="320" /></a></div>
<br />Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-82711295189306078412014-02-01T13:12:00.000+01:002014-02-13T18:06:59.384+01:00Gesù ai tempi del M5S<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ntj8vyVbuAo/UuzjkHSzOrI/AAAAAAAAAMc/rZ-eoHe00Zk/s1600/vignetta-fornero-vauro-manifesto.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ntj8vyVbuAo/UuzjkHSzOrI/AAAAAAAAAMc/rZ-eoHe00Zk/s1600/vignetta-fornero-vauro-manifesto.gif" height="400" width="365" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 15.454545021057129px; white-space: pre-wrap;">Gesù si avviò allora verso il Monte Citorio. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora il PD e il PDL gli condussero un uomo (tale </span><br />
<a name='more'></a><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 15.454545021057129px; white-space: pre-wrap;">De Rosa) sorpreso in insulti sessisti e, postatolo nel mezzo, gli dissero: «Maestro, quest’uomo è stato sorpreso in flagrante turpiloquio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare uomini come questo. Tu che ne dici?».
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi non si è mai augurato la morte di Berlusconi o della Gelmini, chi di voi non ha mai fatto allusioni sessuali sulla Minetti o sulla Carfagna, chi di voi non ha mai fatto battute sul deputato Bocchino, scagli per primo la pietra contro di lui». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con l’uomo là in mezzo. Alzatosi allora Gesù gli disse: «Uomo, dove sono? Nessuno ti ha condannato?». Ed egli rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù gli disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 15.454545021057129px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 15.454545021057129px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-1567851955159434472014-01-11T13:59:00.000+01:002014-02-13T18:07:39.537+01:00Matera: capitale europea della guida incivilePremesso che quando posso mi sposto a piedi, ci sono diverse cose che non sopporto quando guido a Matera:<br />
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-JrUDf0oDzFQ/UtE810sEQpI/AAAAAAAAAMI/XXiHbYYcuAA/s1600/4458-gta-iv-screenshot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-JrUDf0oDzFQ/UtE810sEQpI/AAAAAAAAAMI/XXiHbYYcuAA/s1600/4458-gta-iv-screenshot.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
non sopporto l'automobilista che fa le passeggiate con la macchina, velocità media 20 km/h;<br />
<br />
<div>
sopporto ancora meno l'automobilista che fa le passeggiate con la macchina perché<br />
<a name='more'></a> parla al cellulare;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che non si ferma per far attraversare i pedoni;</div>
<div>
<br />
sopporto ancora meno l'automobilista che non si ferma per far attraversare i pedoni in un giorno di pioggia;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che parcheggia sulle piste ciclabili (siano queste sensate o meno);</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che ad un certo punto si ferma in doppia fila, tira il freno a mano e mette le quattro frecce, come se avesse fatto il parcheggio più ovvio e legale del mondo;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che si ferma a parlare con un amico pedone e si arrabbia se dopo un minuto gli si fa un colpettino di clacson;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che dentro la rotatoria dà la precedenza a chi si vuole immettere nella rotatoria stessa;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che, quando il semaforo è verde va a 5 km/h, e appena scatta il giallo accelera, mettendola in quel posto a tutti quelli dietro di lui;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che si immette nella tua carreggiata senza dare la precedenza (come se avesse la moglie che sta partorendo) e poi prosegue a 30km/h;</div>
<div>
<br />
non sopporto i pedoni che attraversano la carreggiata in diagonale: diverse volte si crea quasi una processione di macchine dietro di loro;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che, uscendo da un vicolo, invade con mezza auto la carreggiata principale e sembra dirti "ah scusa, pensavo che la via principale fosse quella da cui arrivo io!";</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che parcheggia a "spina di pesce" in un parcheggio a "nastro", perché ha fretta e deve comprare solo mezzo chilo di pane;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che parcheggia sulle strisce pedonali, in divieto di sosta, in divieto di fermata, sul marciapiede, davanti a un passo carrabile;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che non mette la freccia, come se fosse la cosa più difficile e complicata da fare quando si guida;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che frena su un rettilineo nonostante stesse andando già piano;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che nelle strade a doppia corsia si mette sulla via di sorpasso andando ad una velocità molto al di sotto del limite;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che a qualunque ora del giorno e della notte vuole far ascoltare a tutti le sue hit preferite;</div>
<div>
<br />
non sopporto l'automobilista che deve per forza andare nei Sassi con la macchina;</div>
<div>
<br />
non sopporto oltre il 90% degli ultrasettantenni alla guida.<br />
<ul>
</ul>
<div>
<br /></div>
<div>
Ma, sia chiaro, alcune volte non mi sopporto da solo!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</div>
Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-25192547311770036082014-01-09T12:38:00.002+01:002014-02-13T18:09:01.885+01:00A chiudere gli occhi non ci vuol nulla<div class="MsoPlainText">
Leggere un libro tratto da una storia vera è sempre differente rispetto alla visione di un film tratto da una storia vera. Nel libro non ci sono attori, ti crei la scena nella tua testa dando un volto e una forma a tutto ciò che stai leggendo. Il film è tutt'altra cosa: molte volte è già un riassunto del libro, gli attori interpretano delle parti e non si può immaginare oltre quello che vedi.<br />
Sto leggendo "La città della gioia" di Dominique Lapierre. Ed ecco trovarsi di fronte il capitolo che segue.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-4IT49LcXs4s/Us6HmgsImgI/AAAAAAAAAL4/AUYzPxF6a3I/s1600/lapierre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-4IT49LcXs4s/Us6HmgsImgI/AAAAAAAAAL4/AUYzPxF6a3I/s1600/lapierre.jpg" height="400" title="La città della gioia" width="253" /></a></div>
<br />
<br />
"[...] <i>Paul Lambert seppe la notizia quella mattina mentre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tornava<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>casa.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Selima,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la moglie del suo
vicino Mehboub,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>incinta di sette
mesi, era</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>scomparsa.</i><br />
<a name='more'></a></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Tre giorni prima,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alla
fontana,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>senza dare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nell'occhio,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>delle</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>vicine aveva abbordato la giovane musulmana.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Mumtaz Bibi, una matrona</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>con il viso butterato dal vaiolo, era un personaggio un po' misterioso</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>in un universo che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>promiscuità<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rendeva<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>trasparente.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Benché<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>marito<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fosse un semplice
operaio,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>lei viveva con una certa
opulenza.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Abitava nella sola casa di mattoni della viuzza e il suo alloggio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>proprio un
tugurio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dal soffitto pendeva un
ornamento rarissimo:</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>una lampadina elettrica.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Si
diceva che molte camere dei<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>cortili<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dei</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dintorni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fossero<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sua<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>proprietà,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nessuno<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sapeva da dove le</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>venisse il denaro.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le male
lingue assicuravano che Mumtaz<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>esercitava</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>delle<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>attività<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>occulte fuori dal quartiere.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Si era visto il padrino</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>della mafia locale entrare da<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>lei.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Si<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>parlava<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>traffico<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>"bhang",<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>l'erba<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>indiana,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di distillazione clandestina di
alcol,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>prostituzione e perfino di un traffico di bambine per le<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>case<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>chiuse</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Delhi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Bombay.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ma<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nessuno aveva mai potuto fondare quelle</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>maldicenze sull'ombra di una prova.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Fermati da me quando torni dalla fontana» aveva detto a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Selima,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>«ho</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>una proposta interessante da farti.»</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Per quanto sorpresa,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Selima
ubbidì.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Da quando suo marito aveva
perso</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>il posto,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la povera donna
non era più che un'ombra.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il suo
bel<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>viso</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>regolare si era appassito e il brillantino della sua narice era finito</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>da un pezzo nella cassaforte dell'usuraio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Lei,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sempre
così eretta e</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dignitosa nel<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>suo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vecchio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sari,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ora<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>camminava<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ricurva<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>vecchia.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Solo il suo ventre
rimaneva intatto, un ventre gonfio, teso,</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>stupendo,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che portava con
orgoglio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Era la sua unica
ricchezza.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Fra</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>due<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mesi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>avrebbe messo al mondo l'esserino che
le si muoveva dentro.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Il suo quarto bambino.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Mumtaz Bibi aveva preparato un piatto di dolci e due coppette di tè al</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>latte. Fece sedere l'ospite sul tavolaccio che le serviva da letto.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Vuoi proprio tenerlo questo bambino?» chiese a bruciapelo puntando un</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dito verso il ventre di Selima. «Se tu fossi d'accordo per vendermelo,</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>potrei proporti un buon affare.»</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Venderle il mio bambino?» balbettò Selima stupefatta.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Non esattamente il tuo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>bambino»<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>corresse<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vivacemente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>matrona,</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«solo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quello<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>hai nel ventre in questo momento.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>E per una bella</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>sommetta, mia cara: duemila rupie.»</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>L'opulenta dama di Fakir Bhagan Lane esercitava l'ultima, in ordine di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>tempo,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>delle professioni
clandestine di Calcutta,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che
consisteva nel</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>procacciare embrioni e feti umani. All'origine di tale commercio c'era</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rete<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di acquirenti stranieri che
percorrevano il terzo mondo per</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>conto di laboratori internazionali e di istituti di ricerca<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>genetica.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Erano quasi tutti svizzeri o americani e si servivano degli embrioni e</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dei feti per i loro lavori scientifici, oppure per la fabbricazione di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>prodotti di ringiovanimento destinati alla ricca clientela di istituti</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>specializzati d'Europa e d'America. La domanda aveva dato origine a un</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>fruttuoso<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>traffico,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>cui<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Calcutta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>uno<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dei<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>poli.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Uno dei</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>fornitori abituali di quella strana<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mercanzia<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>certo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Sushil</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Vohra,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>riforniva
presso molte cliniche che praticavano</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>l'aborto,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>assicurando<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>condizionamento<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>delle<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>spedizioni<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>che</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>partivano<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l'Europa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>gli<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Stati<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Uniti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>via
Mosca,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con i voli</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>regolari della compagnia Aeroflot.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>I feti più ricercati erano naturalmente i più sviluppati, quindi i più</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>maturi. Ma erano anche i più difficili da ottenere, il che spiegava la</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>forte somma proposta a Selima,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>mentre un<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>embrione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>due<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mesi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>pagava<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>meno di duecento
rupie.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Era infatti eccezionale che
una donna</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>giunta al sesto o settimo mese di gravidanza acconsentisse a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>disfarsi</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>del proprio bambino.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Anche
nelle famiglie più povere,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la
nascita dei</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>figli è sempre attesa con gioia.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Essi costituiscono la sola ricchezza</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di chi non ha niente.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Mumtaz Bibi assunse un tono materno.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Rifletti bene, bambina. Hai già tre figli. Tuo marito è disoccupato e</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ho<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sentito<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dire che in casa tua non si mangia
tutti i giorni.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Forse</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>non è il momento di<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>aggiungere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un'altra<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bocca<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alla<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tua<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>famiglia.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Mentre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>duemila rupie,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sai,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si possono riempire molti piatti di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>riso.»</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Lo sapeva,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la povera
Selima.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Trovare qualche buccia e
qualche scarto</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>da mettere sotto i denti dei suoi era una tortura quotidiana.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dirà<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>marito se torno a casa con duemila rupie e più niente</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>nel...» si preoccupò la sventurata.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>La donna ebbe un sorriso complice.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Andiamo, testa d'asino, le duemila rupie,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non te le darò in una sola</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>volta. Le avrai a poco a poco. Tuo marito non noterà nulla e tu potrai</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>comprare ogni giorno quel che serve per far mangiare la tua famiglia.»</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Le due donne si erano separate su queste parole.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ma Mumtaz Bibi aveva</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>richiamato Selima.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Ah,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dimenticavo una
cosa.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Non devi aver paura per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tua<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>salute.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>L'operazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>viene<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fatta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nelle<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>migliori<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>condizioni e non
dura che</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>pochi minuti. Al massimo, mancherai da casa per tre ore.»</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>L'idea del rischio non aveva neanche sfiorato la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>moglie<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Mehboub:</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>per un povero dello "slum", la morte non è una preoccupazione.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Per tutta la giornata e la notte seguente,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l'infelice fu ossessionata</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>da quella proposta.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ogni
fremito che sentiva nel ventre<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>le<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sembrava</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>protesta contro
l'orribile mercato che le era stato offerto.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Mai</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>avrebbe potuto acconsentire a quell'assassinio,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>neanche<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>duemila</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>rupie.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ma<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quella notte altre voci dovevano
torturare Selima.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Quelle</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dei tre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bambini<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>piangevano<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fame.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>All'alba<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>prese<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sua</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>decisione: avrebbe fatto tacere quei pianti.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Tutto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fu<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>organizzato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>due<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>giorni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dopo.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Appena<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ricevette<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>messaggio della matrona,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il
trafficante Sushil Vohra preparò un<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>gran</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>barattolo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vetro con un liquido antisettico.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Un embrione di sette</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>mesi aveva quasi la taglia di un neonato.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Portò<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>recipiente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alla</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>clinica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dove<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>doveva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>svolgere
l'intervento.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La festa delle luci</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>poneva qualche problema,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>perché i chirurghi indù abituali se<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>n'erano</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>andati tutti a giocare a carte o a dadi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ma Sushil Vohra non era uomo</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>da lasciarsi fermare da ostacoli del genere.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Fece venire uno dei loro</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>colleghi musulmani.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>centro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>medico<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dove<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Mumtaz<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Bibi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fece<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>entrare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Selima<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>poteva</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>difficilmente aspirare all'appellativo di "clinica".<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>specie</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>d'infermeria con una sola stanza divisa in due da una tenda.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La prima</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>metà<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>serviva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l'accettazione<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>cure,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>seconda<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>operazioni.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>L'attrezzatura<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>chirurgica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>delle<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>più<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sommarie:
un</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>tavolo metallico, un tubo di neon al soffitto, un flacone d'alcol,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>altro di etere su uno scaffale. Non c'erano né autoclave, né ossigeno,</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>né scorte di sangue. E neanche gli strumenti. Ogni chirurgo portava la</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>sua borsa personale.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Nauseata<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dall'odore<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>etere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>impregnava il locale,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Selima si</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>lasciò cadere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sullo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sgabello<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>costituiva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l'unico<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>arredamento.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>L'atto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si accingeva a compiere le sembrava
sempre più mostruoso,</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ma la sua rassegnazione era<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>totale.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Tra<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>camicetta<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>pelle</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>sentiva le prime banconote che le aveva consegnato Mumtaz Bibi: trenta</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>rupie,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di che comprare
tredici chili di riso. "Stasera mio marito e i</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>miei figli potranno mangiare" pensò.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>chirurgo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>convocato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>circostanza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>uomo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>cinquantina d'anni,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con la
fronte stempiata e grandi orecchie pelose.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Fece sdraiare Selima sul tavolo e la visitò<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>attentamente.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Dietro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>lui<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>trafficante si spazientiva.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L'aereo della compagnia Aeroflot</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>decollava quattro ore dopo. Avrebbe appena fatto in tempo a portare il</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>barattolo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>all'aeroporto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dum<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dum.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Aveva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>avvertito<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>suo</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>corrispondente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a New
York.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La transazione gli avrebbe
fruttato circa</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>mille dollari.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>«Che cosa aspetta, dottore?»</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Il chirurgo tirò fuori l'astuccio degli strumenti, s'infilò un camice, </i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i> chiese il sapone e una catinella per lavarsi le mani, imbevve d'etere</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>un grosso tampone di cotone che mise sul naso e sulla bocca di Selima.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Si<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fregò<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nervosamente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>i baffi in attesa che la giovane donna avesse</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>perso conoscenza e afferrò il bisturi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Venti minuti<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dopo,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>applicava</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>delle<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>compresse<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>garza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>assorbire il sangue dell'incisione e</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>intanto afferrava il feto per i piedi e lo deponeva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>placenta</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>tra le mani del trafficante. Era un maschio.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dramma<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>accadde<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quando<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ebbe
tagliato il cordone ombelicale.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Dal</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ventre di Selima uscì una schiuma<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>rossastra,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>poi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dei<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>grossi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>grumi</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>neri,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>colpo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vero e proprio torrente.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>In pochi secondi il</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>cemento della stanza fu inondato<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sangue.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>chirurgo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>tentò<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>comprimere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>basso<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ventre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>delle garze e una fasciatura molto</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>stretta. Ma il fiotto rosso era inarrestabile. Disfece la fasciatura e</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>cercò a tentoni il<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>tracciato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dell'aorta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>addominale.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Applicando<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>pugno sul vaso sanguigno, si appoggiò con tutto il suo peso per tentar</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di arrestare l'emorragia.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Ma senza l'ausilio di una massiccia dose di</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>coagulanti, ogni sforzo era vano. Cercò il polso di Selima.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>I battiti</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>erano<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ormai<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>impercettibili e irregolari.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Al rumore di una porta che</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>sbatteva alle sue spalle,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>il chirurgo si<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>voltò.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>trafficante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>se</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>n'era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>andato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>portandosi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>via<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>suo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>recipiente.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Mumtaz Bibi,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>procacciatrice,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fece
altrettanto dopo aver velocemente ricuperato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>sue trenta rupie nella camicetta della vittima.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il chirurgo coprì con</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>il sari il corpo della giovane musulmana che agonizzava.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Poi si tolse</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>camice<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>macchiato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sangue<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>lo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>piegò<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con cura.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Rimise gli</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>strumenti nell'astuccio e chiuse il tutto nella valigetta di skai. Poi</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>se ne andò anche lui.</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Selima rimase sola con l'inserviente della "clinica". Si
sentivano dei</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>rumori di voci che venivano da fuori e il cigolio del ventilatore.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>tampone<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>cotone<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>imbevuto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di
etere seguitava a nascondere il viso</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>della poveretta.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L'inserviente
era un ometto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mingherlino<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>folte</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>sopracciglia e un naso ricurvo come un becco d'aquila.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Per lui,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quel</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>corpo esangue sulla tavola valeva tutte le partite a carte della festa</i></div>
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di Diwali.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Conosceva un
posto dove facevano a pezzi i cadaveri<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>senza</i></div>
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<!--StartFragment-->
<!--EndFragment--><br />
<div class="MsoPlainText">
<i><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>identità per ricuperarne gli scheletri e esportarli in America.</i>"<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 15.454545021057129px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Non so se la mia reazione di stupore e amarezza è stata condivisa; ora proverei ad aprire un giornale online, ad andare su un social network, a guardare un telegiornale, osservando quali tipologie di contenuti trovano più spazio e rilievo in essi. Ecco, facciamoci un bell'esame di coscienza.</span></span><br />
<br />
<br />
<br /></div>
Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-31875718080784824112013-12-11T03:13:00.002+01:002014-02-13T18:09:40.555+01:00Quando un fascista...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-M5cONuah-Vg/UqfJccl4QdI/AAAAAAAAALo/epYNkiBN8ng/s1600/pianta+progetto1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-M5cONuah-Vg/UqfJccl4QdI/AAAAAAAAALo/epYNkiBN8ng/s400/pianta+progetto1.jpg" height="248" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Quando un fascista citerà Sandro Pertini.<span style="font-size: xx-small;">(1)</span><br />
<br />
Quando un fascista sarà denunciato per la violazione <br />
<a name='more'></a>dei sigilli di una baita-presidio NO TAV.<span style="font-size: xx-small;">(2)</span><br />
<br />
Quando un fascista avrà il sostegno di un Premio Nobel.<span style="font-size: xx-small;">(3)</span><br />
<br />
Quando un fascista avrà il supporto di Cristiano De Andrè e, molto probabilmente, di suo padre, se fosse vivo.<span style="font-size: xx-small;">(4)</span><br />
<br />
Quando un fascista organizzerà un evento e chiamerà su un palco Francesco Baccini, Stefano Bollani, Samuele Bersani, Max Gazzé, Cattive abitudini, Perturbazione, Dente, Bud Spencer Blues Explosion, Fabri Fibra, Marracash, Sud Sound System, Tre allegri ragazzi morti, Marta sui tubi, Paolo Benvegnù, Teatro degli orrori, Linea 77, Daniele Silvestri.<span style="font-size: xx-small;">(5)</span><br />
<br />
Quando un fascista commemorerà un partigiano.<span style="font-size: xx-small;">(6)</span><br />
<br />
Quando un fascista creerà un calendario di "Santi laici" per ricordare le vittime del nostro Paese e fra i 12 rappresentativi (uno per ogni mese) ci saranno, purtroppo, Guido Rossa e Giovanni Spampinato.<span style="font-size: xx-small;">(7)</span><br />
<br />
<br />
<br />
Allora, e solo allora, si potrà dire che Beppe Grillo è un fascista. Per ora ci si dovrà limitare a chiamarlo populista.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;">Fonti</span><br />
<div>
<br />
<a href="http://www.beppegrillo.it/2013/04/pertini_e_la_nu.html" target="_blank">1a)</a><br />
<a href="http://www.beppegrillo.it/2010/02/pertini_venti_anni_dopo.html" target="_blank">1b)</a><br />
<a href="http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/12/06/news/tav_beppe_grillo_denunciato_i_carabinieri_violati_i_sigilli-9898364/" target="_blank">2)</a><br />
<a href="http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Grillo-fa-il-pieno-anche-a-piazza-Duomo-Sul-palco-Dario-Fo-Ricominciamo_314200753454.html" target="_blank">3)</a><br />
<a href="http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1216167/Cristiano-De-Andre---Mio-padre-avrebbe-votato-Grillo-.html" target="_blank">4)</a><br />
<a href="http://www.beppegrillo.it/iniziative/woodstock5stelle/" target="_blank">5)</a><br />
<a href="http://www.beppegrillo.it/2012/10/il_partigiano_p.html" target="_blank">6)</a><br />
<a href="http://www.santilaici.it/CalendarioSantiLaici2014.pdf" target="_blank">7)</a><br />
<br /></div>
Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-36445606609969580842013-12-09T13:07:00.002+01:002014-02-25T12:28:50.445+01:00Commercio equo: luoghi comuni da estirpare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-vaec-LHxPRY/UqUDEOYrXyI/AAAAAAAAALU/2O7VCJKhfNU/s1600/commercio_equo_e_solidale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-vaec-LHxPRY/UqUDEOYrXyI/AAAAAAAAALU/2O7VCJKhfNU/s320/commercio_equo_e_solidale.jpg" height="226" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">Il commercio equo e solidale è una realtà in continua crescita, una dimensione che, negli anni, ha registrato un notevole ampliamento. Nonostante ciò, risulta essere un sistema economico ancora immune da critiche tese ad invalidarlo; ma è meglio puntualizzare su qualche luogo comune.</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">La prima affermazione ricorrente, dalla quale mi sembra opportuno partire, è quella secondo la quale “il commercio, per sua natura, non può essere né equo né solidale”. Tale constatazione, di per sé giustissima, non tiene in considerazione, però, un elemento fondamentale: il commercio è un’attività essenziale per la nostra vita e pertanto sarebbe opportuno ottimizzarlo. Spostando, ma non eludendo, la questione, diviene necessario dare spiegazione del perché la pratica del commercio è essenziale. La risposta è intorno a voi: qualunque oggetto o prodotto che appartiene alla vostra quotidianità - cibo, libri, quaderni, penne, cellulare, il servizio scolastico e così via- è l’esito di uno scambio commerciale. Avete dato del denaro per avere un oggetto o un servizio. Non ci sarebbe la necessità di commerciare se ognuno di voi riuscisse a produrre da sé tutto ciò che è necessario per poter vivere degnamente e, magari, per potersi concedere qualche svago. Naturalmente il commercio equo e solidale non sarebbe mai esistito se fosse stato rispettato il principio del “giusto compenso”, se non fosse stata praticata la logica dello sfruttamento del lavoro minorile, e se fossero stati messi in atto i principi che dovrebbero regolare l’equità degli scambi tra produttori e consumatori. La storia, purtroppo, ha reso questa giustizia un’utopia e, per tentare di ristabilire i criteri dell’equità, è sorto il “fair trade” che letteralmente vuol dire “commercio giusto”. Attraverso gli aggettivi equo e solidale si è cercato, a mio parere, di dare un messaggio veloce e sintetico di ciò che questo tipo di economia portava avanti.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">Una seconda obiezione può riguardare il fatto che appare ingiusto che, per alcuni prodotti, solo il 20-25% del ricavato di vendita venga destinato ai produttori. Beh, non penso che ci voglia un premio Nobel dell’economia per affermare che il costo della vita in Europa è differente da quello in Africa. Un esempio può chiarire la situazione: dei 100 euro del prezzo di vendita di un tavolino, 40 sono della bottega, 30 della centrale d’importazione, 5 di costi accessori e 25 vanno al produttore. Praticamente circa 70 euro vanno ai distributori e “solo” 25 a chi ha realmente costruito il tavolino. Ma cosa si può comprare con 70 euro in Europa, e cosa con 25 euro in Africa? Più volte è stata evidenziata la situazione di degrado in cui vivono gli abitanti di alcune zone africane, mettendo in evidenza che i più sono costretti a pagare per abitare semplici baracche o, addirittura, uno spazio sopra un tetto ricoperto di letame. Riflettendo su questo, mi sono subito impegnato ad effettuare una ricerca sul costo degli affitti e sono pervenuto alla conclusione che, mentre in Europa con 70 euro si riesce a pagare solo un decimo di affitto mensile, in diversi luoghi del "Sud del Mondo" con 25 euro si riesce a corrispondere la somma per più di mese d’affitto</span> (qualche esempio <a href="http://opentravel.com/blogs/the-cheapest-places-to-live-in-the-world-500-a-month/" target="_blank">qui</a>). <span style="background-color: white; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">Questa equiparazione penso sia sufficientemente chiara per far comprendere che non potrà mai accadere che ci sia una ripartizione perfettamente equa del prezzo tra nord e sud del mondo. Il costo della vita è troppo differente perché ciò si realizzi, ma questo non significa che i produttori siano sottopagati, anzi, sono proprio loro ad essere favoriti nello scambio!</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">Una terza osservazione può riguardare il fatto che nelle botteghe vengono venduti alimenti provenienti dallo sfruttamento delle monocolture. Ho letto abbastanza sull'argomento, pervenendo alla considerazione che il commercio equo non sfrutta assolutamente questi tipi di coltivazione; anzi, in ogni bottega è possibile reperire sempre una vasta varietà di prodotti che sono assolutamente introvabili nei “classici” negozi alimentari.</span> <a href="http://www.altromercato.it/it" target="_blank">CTM Altromercato</a>, ad esempio, compra e distribuisce <a href="http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/cat.php/L/IT/cat/cat-30600" target="_blank">7 tipologie di riso</a>, <a href="http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/cat.php/L/IT/cat/cat-30010" target="_blank">circa 10 di caffè</a>, altrettante di <a href="http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/cat.php/L/IT/cat/cat-30120" target="_blank">thè</a> e <a href="http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/cat.php/L/IT/cat/cat-30170" target="_blank">tisane</a>; senza considerare le altre centrali di importazione come <a href="http://www.liberomondo.org/liberomondo/cms/home.html" target="_blank">Liberomondo</a> e <a href="http://www.altraq.it/" target="_blank">Altraqualità</a>. <span style="background-color: white; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">Questo panorama è l’esempio tangibile di come si dà l’opportunità ai produttori di coltivare ciò che la terra può loro concedere, senza costrizioni da parte dei distributori.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’ultima questione che vorrei trattare concerne il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Turismo_responsabile" target="_blank">turismo responsabile</a>: <span style="background-color: white; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">ci si chiede spesso se può esistere il turismo irresponsabile, una domanda che, sinceramente, suscita in me un divertito sorriso. Prima di tutto vorrei dare spiegazione di cosa s’intende con la locuzione “turismo responsabile”. Tale espressione rimanda ad una forma di viaggio caratterizzata da un rispetto sia verso l’ambiente visitato e sia verso la salvaguardia delle popolazioni autoctone. Quando si visitano posti come Brasile, Messico, Egitto, Cina (per citare solo alcuni Paesi anche se il discorso potrebbe essere esteso a tutti gli altri Paesi del "sud del Mondo" e del "nord del Mondo"), le grandi compagnie di viaggi portano il turista nei posti più belli e accattivanti, nelle spiagge più bianche, negli hotel più lussuosi, senza preoccuparsi di mostrare le vere condizioni in cui versano gli abitanti di quel luogo. È stata questa pratica turistica che ha fatto sorgere la necessità di un “turismo responsabile”, nel quale, accanto ai monumenti e ai paesaggi, vengono mostrati anche gli aspetti più autentici e meno stereotipati del Paese visitato. Un tipo di turismo, questo, che pone al suo centro l’incontro con i residenti e lo scambio interculturale.</span></span></div>
Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-31727878863269397362013-12-05T13:52:00.001+01:002014-02-13T17:39:26.718+01:00Lode alla Diga di San Giuliano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><i><span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;">"Una </span><b style="background-color: white; line-height: 19.1875px;">diga</b><span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;"> è uno sbarramento permanente su un </span>corso d'acqua naturale<span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;"> che serve a creare un </span>lago artificiale<span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;">."</span></i></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><i><span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;"><br /></span></i></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;">Il 23 Novembre mi sono recato alla diga San Giuliano a respirare un po' d'aria fresca. In quel momento non ho pensato quanto la sua esistenza ci sia utile. Vedevo quest'acqua piatta, alcuni ragazzi che pescavano e uccelli di tante tipologie e dimensioni. Insomma, la diga che noi tutti lucani conosciamo.</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;">Come è noto (o si spera che lo sia!), in questi ultimi giorni è stato il caos: pioggia torrenziale e tanti edifici distrutti. Talmente tanta pioggia che la diga ha raggiunto "la piena". Hanno aperto le chiuse e hanno tenuto sotto controllo il corso del Bradano, perché l'assenza di monitoraggio del corso del fiume avrebbe potuto portare numerose situazioni di disagio.</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 19.1875px;">Mi sono incuriosito, chiedendomi quale livello potesse aver raggiunto l'acqua dopo una simile quantità di pioggia; ci sono tornato giorni dopo. Il livello era estremamente alto e non ho voluto immaginare quanti disagi e quante perdite si sarebbero potute contare oggi se la diga non ci fosse stata.</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 19.1875px;">Lode a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_regionale_San_Giuliano" target="_blank">Lei</a>!</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 19.1875px;"><br /></span></span>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-jat6uzsWers/Up-7l98mwzI/AAAAAAAAALE/ikzqPElbHy8/s1600/DSCN2563.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-jat6uzsWers/Up-7l98mwzI/AAAAAAAAALE/ikzqPElbHy8/s640/DSCN2563.JPG" height="300" width="400" /></a><br />
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ZJsGpwJphvA/Up-7ZztfvKI/AAAAAAAAAK8/XqXL7DGj7xA/s1600/DSCN2616.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ZJsGpwJphvA/Up-7ZztfvKI/AAAAAAAAAK8/XqXL7DGj7xA/s640/DSCN2616.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-26559853699033430532013-12-05T11:28:00.001+01:002014-02-13T18:11:46.448+01:00Due settimane a New York: un tour che attraversa tutta la città<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Hai in programma un viaggio a New York e vorresti qualche idea su come articolare le giornate? Questo articolo potrebbe risultarti interessante, ma è necessario prima porre qualche premessa:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1) a me piace camminare tanto!;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2) non amo lo shopping!;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3) mangio cose tipiche evitando, però, di spendere un patrimonio;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
4) l'elenco organizzativo dei giorni non rappresenta una classifica dalle attrazioni più belle a quelle più brutte, ma è semplicemente il resoconto cronologico della mia esperienza a New York;</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
5) sarò sintetico, non dettagliato. Ma come si noterà, su ogni "attrazione" sarà possibile cliccare, rimandando alla pagina di Wikipedia corrispondente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Premesso ciò, si comincia!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">VIAGGIO</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
L'Oceano Atlantico è immenso, ma sull'aereo potrete fare di tutto: guardare film, ascoltare musica, giocare, dormire. Quindi non impiegate tutta la durata del volo a guardare altitudine, velocità, temperatura e, magari, ad immaginare profondità del mare sotto di voi, tempo per raggiungerlo, preghiere da recitare!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-fK4h8zXErj4/UpvYjf88AAI/AAAAAAAAAGk/4LApCN0uJDU/s1600/g0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-fK4h8zXErj4/UpvYjf88AAI/AAAAAAAAAGk/4LApCN0uJDU/s400/g0.png" height="295" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: large;">GIORNO 1</span></div>
Ero ospite da un amico nel <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bronx" target="_blank">Bronx</a>, quindi il primo giorno ho approfittato della posizione per vedere qualcosa di questo quartiere e di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Harlem" target="_blank">Harlem</a>, a nord di Manhattan. La mattinata l'ho passata nel quartiere afro-americano dove è possibile dare un'occhiata al famoso <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_Theater" target="_blank">Apollo Theater</a>. E' una sensazione strana vedersi circondati solamente da gente di colore: in quelle vie tu rappresenti la minoranza e, immedesimandoti, cominci a comprendere legittimi stati d'animo di queste popolazioni quando passeggiano nelle nostre città, sotto il nostro sguardo diffidente.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-h1MdcRtXkmU/UpvYlnqMHbI/AAAAAAAAAGw/mUfK24Wwo1s/s1600/g01a.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-h1MdcRtXkmU/UpvYlnqMHbI/AAAAAAAAAGw/mUfK24Wwo1s/s400/g01a.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
Nella seconda parte della mattinata mi sono recato alla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Columbia_University" target="_blank">Columbia University</a>: tanti giovani, bei localini. Piacevole e consigliata una camminata fra i dipartimenti che circondano la famosa Libreria.<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-c3z83W-yEGA/UpvYlbKyfUI/AAAAAAAAAGs/EX3KidRzQds/s1600/g01b.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-c3z83W-yEGA/UpvYlbKyfUI/AAAAAAAAAGs/EX3KidRzQds/s400/g01b.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
Pranzo e pomeriggio li ho trascorsi nel Bronx! Sono stato fortunato, c'era il <a href="http://www.arthuravenuebronx.com/" target="_blank">Ferragosto Italiano</a>: è incredibile come i nostri emigranti siano riusciti a ricreare all'estero l'atmosfera della nostra tipica sagra. C'erano carne alla brace, pizze, zeppole, gadget, souvenir (spesso riportanti traduzioni italiane strampalate!), canzoni italiane anni '60 in sottofondo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-SqwfU69reQI/UpvY3wIRk2I/AAAAAAAAAHM/_KhZvQhdoSo/s1600/g01c.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-SqwfU69reQI/UpvY3wIRk2I/AAAAAAAAAHM/_KhZvQhdoSo/s400/g01c.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rKH59kwJiLk/UpvY0d0RpeI/AAAAAAAAAG8/qc5NACyL9Kg/s1600/g01d.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-rKH59kwJiLk/UpvY0d0RpeI/AAAAAAAAAG8/qc5NACyL9Kg/s400/g01d.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 2</span></div>
<div style="text-align: left;">
Il secondo giorno l'ho dedicato alla punta estrema meridionale di New York: innanzitutto <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Statua_della_Libert%C3%A0" target="_blank">Statua della Libertà</a> e Hudson River Park, che costeggia tutta la parte occidentale del distretto finanziario.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-3m1nvg5CybM/UpvY0qtwRzI/AAAAAAAAAHA/ifSoc8lRw-s/s1600/g02a.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-3m1nvg5CybM/UpvY0qtwRzI/AAAAAAAAAHA/ifSoc8lRw-s/s400/g02a.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-DRn8U3S1pdM/UpvZAEXbvnI/AAAAAAAAAHU/HF4MDygEOrI/s1600/g02b.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-DRn8U3S1pdM/UpvZAEXbvnI/AAAAAAAAAHU/HF4MDygEOrI/s400/g02b.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
Subito dopo aver attraversato il parco, mi sono buttato nel distretto finanziario, il World Trade Center Site, dove si trovano il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/National_September_11_Memorial_%26_Museum" target="_blank">Memorial e il Museo</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-TKocffqql-Y/UpvZBL5sAFI/AAAAAAAAAHc/V9_r0ULia2g/s1600/g02c.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-TKocffqql-Y/UpvZBL5sAFI/AAAAAAAAAHc/V9_r0ULia2g/s400/g02c.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
Eccomi finalmente giunto nel punto clou della nostra economia mondiale (è possibile sfogarsi con degli insulti, volendo...tanto non vi capiscono!): perdendosi tra questi grattacieli che fanno completamente ombra ai marciapiedi, sarebbe opportuno dare uno sguardo a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Wall_Street" target="_blank">Wall Street</a>, alla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/New_York_City_Hall" target="_blank">City Hall</a> e alla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Trinity_Church_(New_York)" target="_blank">Trinity Church</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-F40mNodVG7A/UpvZLXRZcrI/AAAAAAAAAHs/ZFlcz_p6Bfg/s1600/g02d.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-F40mNodVG7A/UpvZLXRZcrI/AAAAAAAAAHs/ZFlcz_p6Bfg/s400/g02d.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
La stanchezza comincia a farsi sentire? Non demordere, arriva fino al <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Brooklyn" target="_blank">Ponte di Brooklyn</a>, attraversalo e goditi il tramonto dal Brooklyn Bridge Park.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-g7P7upzF7P8/UpvZLxFTriI/AAAAAAAAAHw/ZaM3V7xiuSc/s1600/g02e.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-g7P7upzF7P8/UpvZLxFTriI/AAAAAAAAAHw/ZaM3V7xiuSc/s400/g02e.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-EWnVFuPF-zQ/UpvZKSnVPmI/AAAAAAAAAHk/Hecy1zFcs3s/s1600/g02f.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-EWnVFuPF-zQ/UpvZKSnVPmI/AAAAAAAAAHk/Hecy1zFcs3s/s400/g02f.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 3</span></div>
Terzo giorno all'insegna dell'arte: <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Guggenheim_Museum_di_New_York" target="_blank">Guggenheim Museum</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-BfhuYr33osE/UpvZVW_GnuI/AAAAAAAAAH8/AWrId2Q4ZMU/s1600/g03a.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-BfhuYr33osE/UpvZVW_GnuI/AAAAAAAAAH8/AWrId2Q4ZMU/s400/g03a.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
Nel pomeriggio, invece, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Central_Park" target="_blank">Central Park</a>: talmente grande che conviene dividerlo. Vista la posizione in cui mi trovavo all'uscita dal Guggenheim, ho visitato la parte nord del parco. Alberi altissimi in un esteso bosco, tartarughe, laghetti con ponti in legno: insomma, si ha proprio l'impressione di passeggiare in luogo distante anni luce dal centro di New York!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-T6vZjbSA0O0/UpvZhkih_kI/AAAAAAAAAIQ/MpQ07bAMcAI/s1600/g03b.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-T6vZjbSA0O0/UpvZhkih_kI/AAAAAAAAAIQ/MpQ07bAMcAI/s400/g03b.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
Nel tardo pomeriggio una visita veloce alla stazione <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Grand_Central_Terminal" target="_blank">Gran Central</a>, set di numerosi film.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-nznlVHW6vqU/UpvZb1aDa-I/AAAAAAAAAIE/R6k1r6bcaH0/s1600/g03c.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-nznlVHW6vqU/UpvZb1aDa-I/AAAAAAAAAIE/R6k1r6bcaH0/s400/g03c.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
La giornata si conclude davanti al <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ufficio_delle_Nazioni_Unite_a_New_York" target="_blank">Palazzo ONU</a>, protagonista di numerose decisioni internazionali.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-PZxvbghcA5c/UpvZhUdyOqI/AAAAAAAAAIM/295TRuJVTXo/s1600/g03d.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-PZxvbghcA5c/UpvZhUdyOqI/AAAAAAAAAIM/295TRuJVTXo/s400/g03d.png" height="298" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 4</span></div>
Quarto giorno all'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/American_Museum_of_Natural_History" target="_blank">American museum of Natural History</a>. Ah, non perdetevi il Planetarium, fantastico!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-dbYx6C6x15g/UpvZtNDzj1I/AAAAAAAAAIc/G3ySC0yUGxA/s1600/g04.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-dbYx6C6x15g/UpvZtNDzj1I/AAAAAAAAAIc/G3ySC0yUGxA/s400/g04.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 5</span></div>
Quinto giorno nuovamente contrassegnato dall'arte all'interno del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Metropolitan_Museum_of_Art" target="_blank">MET (Metropolitan Museum of Art)</a>: è immenso, un giorno potrebbe non bastarti per visitarlo tutto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-GMJjIUh_Q8Y/UpvZxc2VYWI/AAAAAAAAAIk/DrZ7AAPQACI/s1600/g05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-GMJjIUh_Q8Y/UpvZxc2VYWI/AAAAAAAAAIk/DrZ7AAPQACI/s400/g05.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"> GIORNO 6</span></div>
La visita al Met dà l'opportunità di accedere gratuitamente al <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/The_Cloisters" target="_blank">The Cloisters</a>, un monastero a nord di New York. Caratteristico il parco che circonda l'edificio e piacevole la totale assenza di costruzioni nei dintorni, anche dall'altra parte dell'Hudson. Consigliato se si ha voglia di un po' di pace e silenzio, dopo il caos newyorkese e i viaggi in metropolitana!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-tKYnIMDtxb0/UpvZzlbbvvI/AAAAAAAAAIs/9bCenrRLs78/s1600/g06a.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-tKYnIMDtxb0/UpvZzlbbvvI/AAAAAAAAAIs/9bCenrRLs78/s400/g06a.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
Subito dopo, consigliata una visita alla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/St._John_the_Divine" target="_blank">Cattedrale di St. John the Divine</a>, una fra le cattedrali più grandi al mondo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-PTNvYVXqGmA/UpvZ3StG8SI/AAAAAAAAAI0/yzFxJowe3T0/s1600/g06b.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-PTNvYVXqGmA/UpvZ3StG8SI/AAAAAAAAAI0/yzFxJowe3T0/s400/g06b.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
Spostamento ancora più a sud per vedere il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lincoln_Center" target="_blank">Lincoln Center</a> e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Columbus_Circle" target="_blank">Columbus Circle</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-THZ7rN4zxms/UpvZ-lBFzlI/AAAAAAAAAI8/HHu0CzslU1w/s1600/g06c.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-THZ7rN4zxms/UpvZ-lBFzlI/AAAAAAAAAI8/HHu0CzslU1w/s400/g06c.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
Nel pomeriggio decido di cambiare zona: alla scoperta del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Queens" target="_blank">Queens</a>. Una passeggiata senza meta passando per <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/5_Pointz" target="_blank">5 Points</a>, di cui è stata annunciata la chiusura poco dopo la mia visita (non a causa mia, sia chiaro!).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-hiGewvT0LfU/UpvaMV8j5HI/AAAAAAAAAJM/9rK0LgHB-dY/s1600/g06d.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-hiGewvT0LfU/UpvaMV8j5HI/AAAAAAAAAJM/9rK0LgHB-dY/s400/g06d.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
Nel tardo pomeriggio passeggiata a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Roosevelt_Island" target="_blank">Roosevelt Island</a>, isoletta nell'East River di New York. Mi raccomando, per tornare consigliatissimo l'utilizzo della funivia!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-dE_c-Aaq_-w/UpvaB0gKFFI/AAAAAAAAAJE/2R_68Gsw73I/s1600/g06e.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-dE_c-Aaq_-w/UpvaB0gKFFI/AAAAAAAAAJE/2R_68Gsw73I/s400/g06e.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 7</span></div>
Il settimo giorno dedicato all'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Empire_State_Building" target="_blank">Empire Building</a>. Grazie al <a href="http://it.citypass.com/new-york?mv_source=rkg&creative=20612048309&adpos=1t1&device=c&network=g&matchtype=e&gclid=CIuUpc3VkrsCFU5a3godOGEAbg&cp_overref=http%3A%2F%2Fwww.google.com%2Faclk%3Fsa%3Dl%26ai%3DC0VehdxSdUrvaEIz57AaV0oDIBM2ikNQD3fHDi035jqbACAgAEAEoAlDg6Jy2A2D9AqABtfDG9QPIAQGqBCJP0AX0snW8qRZmIhMf3fMfNaGMKK14ER3MFtr9Zy4nm-o7gAezj7kKkAcC%26sig%3DAOD64_2PaIj4zZCsVzKusAMQOjSu6lr9pw%26rct%3Dj%26q%3Dcitypass%2Bnew%2Byork%26ved%3D0CC4Q0Qw%26adurl%3Dhttp%3A%2F%2Fwww.rkdms.com%2Fredirect%253Fc%253D420039920%2526en%253D1%2526cl%253D628%2526u%253Dhttp%25253A%25252F%25252Fwww.citypass.com%25252Fnew-york%25253Fmv_source%25253Drkg%252526creative%25253D20612048309%252526adpos%25253D1t1%252526device%25253Dc%252526network%25253Dg%252526matchtype%25253De" target="_blank">Citypass</a> è possibile salirci due volte nella stessa giornata: prima delle 22 e dopo le 22. Ed eccomi qui, ad ammirare la Grande Mela, prima di giorno e poi di notte! Una vista fantastica!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-cbwZxX_12bI/UpvaMkvgiMI/AAAAAAAAAJQ/3Cb7c3zkfgE/s1600/g07a.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-cbwZxX_12bI/UpvaMkvgiMI/AAAAAAAAAJQ/3Cb7c3zkfgE/s400/g07a.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
Aspetto la sera per ammirare New York dalla cima dell'Empire, lo spettacolo di luci è sorprendente! Non è difficile impegnare la giornata: basta andare a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Times_Square" target="_blank">Times Square</a>. Puoi passarci tanto tempo ad ammirare turisti, americani, poliziotti, persone vestiti come personaggi di cartoni animati, artisti di strada, ma anche negozi e locali.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rNkr-Qf92HA/Upvadb2zv7I/AAAAAAAAAJ0/G3B1UamW4pg/s1600/g07b0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-rNkr-Qf92HA/Upvadb2zv7I/AAAAAAAAAJ0/G3B1UamW4pg/s400/g07b0.png" height="301" width="400" /></a></div>
<br />
Percorri e ammira <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Broadway_theatre" target="_blank">Brodway</a>: tanti spettacoli, costosi ma -dicono- molto belli.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-A_On72ykX0Y/UpvaSqcB0jI/AAAAAAAAAJk/POUSLQbs_aE/s1600/g07c.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-A_On72ykX0Y/UpvaSqcB0jI/AAAAAAAAAJk/POUSLQbs_aE/s400/g07c.png" height="400" width="298" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-THhA7atVJ8k/UpvaYKRmnLI/AAAAAAAAAJs/PY3Qy06ccbU/s1600/g07d.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-THhA7atVJ8k/UpvaYKRmnLI/AAAAAAAAAJs/PY3Qy06ccbU/s400/g07d.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 8</span></div>
Ottavo giorno al mare (se la stagione permette!), a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Coney_Island" target="_blank">Coney Island</a>, sull'Oceano! Luogo in cui è stato inventato l'hot dog, presenta anche un grande parco giochi, un bel lungomare, un acquario...insomma, una mattinata insolita per essere a New York!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Pup8eZryBTg/Upvaf_EryNI/AAAAAAAAAJ8/G-PiTkR0xxc/s1600/g08a.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Pup8eZryBTg/Upvaf_EryNI/AAAAAAAAAJ8/G-PiTkR0xxc/s400/g08a.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
Nel pomeriggio passeggiata a Williamsburg, nel quartiere di Brooklyn. Consiglio di passare per Bedford Avenue, zona molto originale, dai negozi alle persone! Si respira un'atmosfera molto tranquilla e rilassante anche sul lungo fiume, dove è possibile ammirare un bel tramonto!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-sLf7Pql56dc/UpvajQLfVLI/AAAAAAAAAKE/djdx-mIwVvE/s1600/g08b.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-sLf7Pql56dc/UpvajQLfVLI/AAAAAAAAAKE/djdx-mIwVvE/s400/g08b.png" height="298" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 9</span></div>
Nel nono giorno passeggiata per <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Washington_Square_Park" target="_blank">Washington Square</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/SoHo_(New_York)" target="_blank">Soho</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Chinatown_(Manhattan)" target="_blank">Chinatown</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Little_Italy_(Manhattan)" target="_blank">Little Italy</a> ed <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/East_Village" target="_blank">East Village</a>. Nessuna attrazione in particolare, bisogna solo guardarsi intorno e osservare come vivono e interagiscono le diverse culture di questa immensa città.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-MI0vuz4KpCk/Upvaq2NJjiI/AAAAAAAAAKU/NEo7HsgNrV8/s1600/g09a.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-MI0vuz4KpCk/Upvaq2NJjiI/AAAAAAAAAKU/NEo7HsgNrV8/s400/g09a.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 10</span></div>
La conclusione del viaggio è vicina; manca all'appello la famosa 5th Avenue. Parti all'altezza di Central Park e vai verso sud. Troverai il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Rockefeller_Center" target="_blank">Rockefeller Center</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bryant_Park" target="_blank">Bryant Park</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/New_York_Public_Library" target="_blank">Public Library</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Flatiron_Building" target="_blank">Flatiron building</a>, Union Square, tanti grattacieli e un'infinità di negozi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Jwx5OtioZ5I/UpvaM3HGh-I/AAAAAAAAAJU/VbeTH4QKQnA/s1600/g07b.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Jwx5OtioZ5I/UpvaM3HGh-I/AAAAAAAAAJU/VbeTH4QKQnA/s400/g07b.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-RAGPNaAFvv0/UpvamEL5YjI/AAAAAAAAAKM/Mw7S3xEMb3A/s1600/g10.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-RAGPNaAFvv0/UpvamEL5YjI/AAAAAAAAAKM/Mw7S3xEMb3A/s400/g10.png" height="400" width="298" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 11</span></div>
Ci spostiamo in un altro famoso quartiere di New York, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Chelsea_(New_York)" target="_blank">Chelsea</a>. Anche qui, solo passeggiate, nessuna meta in particolare; ricorda, però, di passare sull'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/High_Line" target="_blank">High Line</a>, un parco costruito su delle vecchie rotaie.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-aZMmT-7xR4Q/Upva5kOWnNI/AAAAAAAAAKs/5q9Uydldr2E/s1600/g11.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-aZMmT-7xR4Q/Upva5kOWnNI/AAAAAAAAAKs/5q9Uydldr2E/s400/g11.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 12</span></div>
Appassionato di arte? Non si può non passare di qui: il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Museum_of_Modern_Art" target="_blank">MoMA</a>! Prendi l'audioguida e, facendo con comodo, passaci l'intera giornata.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Trh5JLVE1TY/Upva1ypg49I/AAAAAAAAAKc/dr-cuu1IiKw/s1600/g12.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Trh5JLVE1TY/Upva1ypg49I/AAAAAAAAAKc/dr-cuu1IiKw/s400/g12.png" height="297" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">GIORNO 13</span></div>
Ultimo giorno a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Central_Park" target="_blank">Central Park</a>. Cammina in lungo e in largo. Perditi tra i vialetti. Vedrai fontane, laghetti, campi da baseball, artisti di strada, papere, scoiattoli e tantissima gente.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-JA7uWtVEseE/Upva3Qmpc3I/AAAAAAAAAKk/k2uM8HCttsM/s1600/g13.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-JA7uWtVEseE/Upva3Qmpc3I/AAAAAAAAAKk/k2uM8HCttsM/s400/g13.png" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Qualche consiglio sul mangiare e sul divertimento: quasi tutti i giorni mangiavo a <a href="http://www.wholefoodsmarket.com/" target="_blank">Whole Foods</a>, una famosa catena di supermercati in cui vendono prodotti genuini e organici e al cui interno è a disposizione un grande buffet self service (il pagamento è a peso).<br />
Non puoi non assaggiare i bagel e la cheesecake: consiglio <a href="http://www.murraysbagels.com/" target="_blank">Murray's Bagel</a> ed <a href="http://www.eileenscheesecake.com/?AspxAutoDetectCookieSupport=1" target="_blank">Eileen's Special Cheesecake</a>. <br />
A Coney Island, invece, ho mangiato nel locale in cui hanno inventato gli hot dog: <a href="http://www.nathansfamous.com/" target="_blank">Nathan's Famous</a>. A Williamsburg, invece, è famoso l'hamburger di <a href="http://williamsburgernyc.com/" target="_blank">Williamsburger</a>.<br />
<br />
Per quanto riguarda il divertimento, non puoi perderti il lunedì-karaoke ad <a href="http://www.arlenesgrocery.net/" target="_blank">Arlene's Grocery</a>, dove un band live ti accompagna suonando la canzone che scegli di cantare. Veramente bravi!<br />
Per una serata chic, vai a <a href="http://standardculture.com/lebain" target="_blank">Le Bain</a>, locale in cima ad un grattacielo di Chelsea: l'ingresso è gratuito ma l'accesso è a discrezione dei buttafuori.<br />
Se invece vuoi vedere la tipica cultura americana, non puoi perderti una partita di baseball allo <a href="http://wap.mlb.com/nyy/ballpark/" target="_blank">Yankee Stadium</a>; partita lunga e, a tratti, un po' noiosa, non a caso gli americani si incontrano lì soprattutto per mangiare e per chiacchierare!<br />
<br />
I miei consigli sono terminati. E' inutile fornire indicazioni burocratiche; prima di partire ho trovato on line tutto ciò che mi serviva senza alcuna difficoltà. Riguardo ai tour, è possibile incontrare più difficoltà nel trovare percorsi alternativi ai soliti noti. Spero di essere stato d'aiuto fornendo qualche idea in più.<br />
<div>
<br /></div>
<br />
<br />Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-4181029122888527092013-12-02T19:14:00.001+01:002013-12-05T11:40:39.313+01:00Anime salve?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-9T3K7CnnJ6Y/Upz0Ad32zKI/AAAAAAAAAAg/Q4xtUv2EFME/s1600/Anime+salve-De+andr%C3%A9-Princesa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="anime salve?" border="0" height="317" src="http://1.bp.blogspot.com/-9T3K7CnnJ6Y/Upz0Ad32zKI/AAAAAAAAAAg/Q4xtUv2EFME/s320/Anime+salve-De+andr%C3%A9-Princesa.jpg" title="Anime salve" width="320" /></a></div>
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<!--StartFragment--><span style="line-height: 200%;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><i>“E allora il
bisturi per seni e fianchi in una vertigine di anestesia finché il mio corpo mi
rassomigli sul lungomare di Bahia.”</i> (Princesa, Fabrizio De Andrè)<br />
<br />
Per ogni uomo cattolico risulta da sempre molto semplice adottare intimamente
la concezione di un’anima autonoma dal proprio contenitore, di uno spirito
indipendente dal corpo che lo racchiude. Concetto di grande aiuto nella fede in
un mondo “altro”, ma non legittimo o poco pertinente se inerente all’anima che
non ci appartiene. <br />
Che a molte persone risulti difficile concepire che è possibile avere un corpo
maschile pur serbando un’anima femminile è un dato di cui non si può che
prendere atto; che un uomo cattolico riscontri la stessa difficoltà è, però, un
triste controsenso. <br />
E’ il corpo che deve attuare lo sforzo di adattarsi alle sembianze dell’anima,
la quale detta il percorso da seguire e rappresenta ciò che un individuo è. Ed
è esattamente quello che Fernando tenta di fare: diventare esternamente ciò che
sente di essere internamente; ma questo desiderio di assomigliare a se stesso,
di non ritrovarsi estraneo nella propria immagine è ancora poco tollerato nella
corretta società in cui viviamo, che crede fermamente che siano già stati
catalogati tutti gli slanci, le inclinazioni, le passioni, i desideri umani e
che il non classificato rientri facilmente nell’ambiguo e nel duramente
giudicabile, in attesa che si capisca cosa farne, come prenderlo.<br />
Che l’anima abbia vita propria è alto concetto cristiano che nobilita l’uomo,
purché essa non abbia un orientamento sessuale.</span></span><!--EndFragment-->
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09116497280208112059noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-32993704468895809042013-11-30T01:11:00.000+01:002014-02-13T18:13:23.830+01:00I Sassi di Matera scompariranno – De Gasperi cancella una vergogna nazionale. Grazie Presidente“I Sassi di Matera scompariranno – De Gasperi cancella una vergogna nazionale. Grazie Presidente”: questa era la prima pagina de "La Gazzetta del Mezzogiorno" dell'edizione del 9 aprile 1951!<br />
<div class="p1">
<i>Dopo le elezioni politiche del 18 aprile 1948, durante l’assise, a camere riunite, del 1° giugno, l’on. Alcide De Gasperi, capo del Governo, esponendo il programma del nuovo Gabinetto, mise in evidenza la necessità di porre mano alla riforma agraria e ai lavori pubblici, per lo sviluppo e a sollievo delle popolazioni del Mezzogiorno. Nel luglio del 1950, egli intraprese, come il suo predecessore Zanardelli, il viaggio in Basilicata. A Matera scese nei Sassi, entrando in alcune grotte abitate e rendendosi conto delle condizioni disumane della gente che ci viveva.</i></div>
<div class="p1">
<i>Subito dopo, nominò una commissione presieduta dal democristiano, on. Emilio Colombo, per lo studio di un disegno di legge finalizzato al risanamento dei Sassi. Ai primi di aprile del 1951, Colombo consegnò nelle mani di Alcide De Gasperi la proposta di legge, frutto dei lavori del comitato interministeriale, da lui stesso presieduto. <a href="http://www.old.consiglio.basilicata.it/pubblicazioni/sassi/sassi.asp" target="_blank">(Fonte)</a></i></div>
<br />
Oggi, un anziano mi parlava di questa importante legge che ha cambiato la storia recente di Matera.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-U7kJy3L0xjg/UpkwNRag9zI/AAAAAAAAABo/RZSB3wEcGpk/s1600/modificoa1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="I Sassi" border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-U7kJy3L0xjg/UpkwNRag9zI/AAAAAAAAABo/RZSB3wEcGpk/s640/modificoa1.jpg" height="300" title="I Sassi di Matera" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<a href="http://legislature.camera.it/chiosco.asp?source=/altre_sezionism/8793/8874/8875/documentotesto.asp&content=/_dati/leg01/lavori/schedela/trovaschedacamera.asp?pdl=2141" target="_blank">LEGGE 17 maggio 1952, n. 619 Risanamento dei rioni dei "Sassi" nell'abitato del comune di Matera. (GU n.139 del 18-6-1952 )</a><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">approvato;</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">PROMULGA</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">la seguente legge:</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 1.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Al risanamento dei rioni dei "Sassi" nell'abitato del comune di </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Matera, compreso nella tabella E allegata alla legge 31 marzo 1904, n. 140, si provvede:</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">a) col trasferimento in nuova sede di quelle parti di detti rioni </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">i cui ambienti siano dichiarati inabitabili;</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">b) con la riparazione degli ambienti suscettibili di idonea </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">sistemazione ad unita' edilizia e con l'esecuzione delle indispensabili opere pubbliche di carattere igienico;</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">c) con la costruzione di borgate rurali, nel quadro delle </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">finalita' previste dal regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215, sulla bonifica integrale.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Nel termine di due mesi dalla pubblicazione della presente legge, </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">il provveditore alle Opere pubbliche per la Lucania, in relazione alle somme stanziate con la legge medesima, compilera' d'intesa con il Prefetto di Matera, con l'ispettore agrario compartimentale, col sindaco di quel Comune, con il presidente del Consiglio provinciale e col presidente della Sezione riforma dell'Ente di irrigazione di Puglia e Lucania, il programma delle opere e degli interventi necessari per attuare i provvedimenti di cui al precedente comma.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Tale programma dovra' anche contenere, ai fini del suo coordinato </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">sviluppo, l'indicazione degli ambienti inabitabili e dei loro occupanti, quella degli ambienti suscettibili di idonea sistemazione e l'ordine da seguire per lo sgombero degli ambienti inabitabili, tenuto conto del grado di urgenza e dell'esigenza tecnica di procedere con criteri organici.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 2.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">I Ministri per i lavori pubblici e per l'agricoltura e per le </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">foreste, sentito il Ministro per il tesoro, approvano, d'intesa, nel termine di tre mesi, il programma formulato e presentato a norma del precedente art 1.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Del programma approvato sara' data comunicazione, tramite la </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Prefettura, al sindaco di Matera ed alla commissione istituita ai sensi dell'art. 10 perche', sulla base delle indicazioni in esso contenute, si proceda nelle rispettive competenze, alle dichiarazioni di inabitabilita' ed agli altri adempimenti da compiere in applicazione della presente legge.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 3.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Il piano di trasferimento, menzionato alla lettera a) dell'art. 1, </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">e' compilato a cura del Ministero dei lavori pubblici in armonia alla prevedibile impostazione del piano regolatore generale dell'intero Comune.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Detto piano di trasferimento, che avra' valore di piano </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">particolareggiato, e' costituito essenzialmente da una planimetria disegnata sulla mappa catastale, in iscala non minore di 1: 2000, da una relazione illustrativa e da un breve compendio delle norme edilizie che sono necessarie per la buona esecuzione del piano.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Per l'istruttoria e l'approvazione del piano si osservano le norme </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">di cui agli articoli 4, 5 e 6 della legge 27 ottobre 1951, n. 1402.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 4.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">L'approvazione del piano di trasferimento da parte del Ministro per </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">i lavori pubblici equivale a dichiarazione di pubblica utilita' e le opere relative, come pure i lavori per la costruzione di edifici pubblici o di uso pubblico, nonche' degli alloggi nell'ambito del piano medesimo, e gli eventuali altri espropri necessari in dipendenza degli interventi previsti dalla presente legge, sono dichiarati urgenti ed indifferibili, agli effetti degli articoli 71 e seguenti della legge 25 giugno 1865, n. 2359.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 5.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Sono a totale carico dello Stato:</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">a) le opere pubbliche necessarie per l'attuazione del piano di </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">trasferimento, ivi compresa la costruzione dell'acquedotto e della fognatura, della chiesa parrocchiale e dei locali per la delegazione municipale;</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">b) le opere permanenti di chiusura degli ambienti dichiarati </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">inabitabili nei rioni dei "Sassi", a seguito dell'esperimento della procedura stabilita dall'art. 7 della presente legge;</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">c) le opere di interesse generale a servizio delle borgate </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">rurali.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Per la costruzione dell'edificio scolastico e di opere igieniche </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">oltre a quelle di cui alla lettera a) del primo comma del presente articolo, il Ministero dei lavori pubblici, nel caso in cui il Comune richieda la concessione del contributo ai sensi della legge 3 agosto 1949, n. 589, includera', con precedenza, le opere riconosciute ammissibili nel programma esecutivo di cui all'art. 15 della legge medesima.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 6.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Il Ministero dei lavori pubblici e' autorizzato a costruire a suo </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">carico gruppi di alloggi a carattere popolare nell'ambito del piano di trasferimento e nelle borgate rurali di cui alla lettera c) dell'art. 1, nei limiti di spesa previsti al successivo art. 15, da assegnare a norma dell'art. 7 a coloro che dovranno sgombrare gli ambienti dichiarati inabitabili nei rioni dei "Sassi".</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 7.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></em></div>
<em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">((Il sindaco di Matera, d'intesa col Genio civile, procede </strong></em><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">gradualmente alla dichiarazione dell'inabitabilita' degli ambienti riconosciuti insalubri e ne ordina lo sgombero, da effettuarsi in un termine all'uopo prefisso.</strong></em><br />
<em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nello stesso modo sono sgombrati gli immobili i cui occupanti si </strong></em><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">trovino ad essere isolati in zone rimaste parzialmente disabitate, quando sia riconosciuto nello stato di queste ultime un serio pericolo per l'igiene e l'incolumita' pubblica, nonche' gli immobili la cui occupazione e conseguente espropriazione per pubblica utilita' sia determinata dall'attuazione del progetto di sistemazione dei rioni "Sassi" previsto negli articoli seguenti.</strong></em><br />
<em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ogni capo famiglia a cui siano stati notificati i provvedimenti di </strong></em><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">sgombero ha titolo all'assegnazione di un alloggio nelle case popolari costruite in applicazione della presente legge, purche' sia in possesso dei requisiti prescritti dalle vigenti norme sulla edilizia popolare.</strong></em><br />
<em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non hanno titolo all'assegnazione coloro che abbiano preso alloggio </strong></em><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">nei rioni "Sassi" successivamente al 1 gennaio 1965, ne' coloro che occupino abusivamente immobili gia' sgomberati in forza delle ordinanze di cui al primo comma.</strong></em><br />
<em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le domande per ottenere l'assegnazione degli alloggi devono essere </strong></em><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">presentate, entro due mesi dalla notifica dei provvedimenti di sgombero, all'Istituto autonomo per le case popolari di Matera))</strong></em><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 8.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Per i lavori da effettuarsi negli ambienti suscettibili di idonea </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">sistemazione ad unita' edilizia il sindaco ne ingiunge l'esecuzione, entro un congruo termine, secondo la perizia redatta dal Genio civile, sentito l'ufficiale sanitario del Comune.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Se l'intimato omette o comunque ritarda ad eseguire i lavori si </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">provvede d'ufficio, a cura del Genio civile.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">La spesa all'uopo sostenuta dallo Stato e' ricuperata in dieci anni </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">senza interessi, con la procedura stabilita per la riscossione delle imposte dirette.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 9.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Il Genio civile provvede, mediante accreditamenti disposti al </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Provveditorato regionale alle opere pubbliche sui fondi stanziati in base al seguente art. 15, alla esecuzione delle opere permanenti per la chiusura degli ambienti sgombrati o di tutte quelle comunque necessarie per impedire qualsiasi utilizzazione dei medesimi.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Provvede altresi' a quelle di sistemazione generale della zona, </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">previ accordi con la Sopraintendenza ai monumenti per quanto riguarda la tutela del panorama.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Chiunque rimuove o, comunque, manomette le opere suddette e' punito </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">con l'arresto fino a tre mesi e con l'ammenda da lire 10 mila a 30 mila.</span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"> </span><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">((5))</strong></em><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">---------------</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">AGGIORNAMENTO (5)</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Il D.Lgs. 30 dicembre 1999, n. 507 ha disposto (con l'art. 77, </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">comma 1) che "Nel terzo comma dell'articolo 9 della legge 17 maggio 1952, n. 619 le parole "e' punito con l'arresto sino a tre mesi e con l'ammenda da lire 50.000 a 150.000" sono sostituite dalle seguenti: "e' punito, salvo che il fatto costituisca reato, con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinquecentomila a tre milioni."".</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 10.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Per l'assegnazione degli alloggi e' costituita apposita </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">commissione, composta del sindaco di Matera, che la presiede, di un rappresentante del Prefetto, del Genio civile, dell'Ispettorato provinciale agrario, della Sezione riforma dell'Ente di irrigazione di Puglia e Lucania, nonche' del presidente dell'Istituto autonomo per le case popolari della provincia di Matera.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">In caso di parita' di votazione prevale il voto del presidente.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Le assegnazioni saranno fatte previo accertamento del possesso, da </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">parte dei richiedenti dei requisiti prescritti dal penultimo comma dell'art. 7, ed in conformita' dei criteri stabiliti nel programma.</span><br />
<em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">((Gli alloggi costruiti in applicazione delle presenti norme o </strong></em><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">delle precedenti leggi sul risanamento dei rioni "Sassi", ove si rendessero per qualsiasi causa disponibili, sono utilizzati per i fini e secondo le vigenti leggi sull'edilizia popolare con preferenza nei confronti degli abitanti dei rioni stessi))</strong></em><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 11.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Gli assegnatari degli alloggi devono effettivamente occupare gli </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">alloggi stessi entro il termine massimo di un mese dalla data della consegna sotto pena di decadenza.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">E' fatto ad essi divieto di subaffitto o cessione anche parziale, a </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma. In caso di inadempienza si puo' far luogo alla revoca della assegnazione.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 12.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">I fabbricati costruiti ai sensi del precedente art. 6 sono dati in </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">consegna per la gestione all'Istituto autonomo per le case popolari di Matera che terra' per essi una contabilita' separata. La consegna, che dovra' risultare da apposito verbale, sara' effettuata da un funzionario del Genio civile con l'intervento di un funzionario dell'Intendenza di finanza in rappresentanza del Demanio dello Stato.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 13.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Gli assegnatari degli alloggi corrisponderanno un canone annuo di </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">locazione, da stabilirsi dal Ministero dei lavori pubblici, determinato in relazione alla somma occorrente per spese generali e di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'alloggio stesso, comprensivo anche di una quota per interessi, da versarsi al Tesoro dello Stato, non superiore al 0,50 per cento dell'importo di costruzione.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 14.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Gli assegnatari degli alloggi di cui alla presente legge possono </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">chiedere la cessione in proprieta' degli alloggi stessi.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Il prezzo della cessione, da determinarsi dal Ministero dei lavori </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">pubblici in base al costo di costruzione, potra' essere corrisposto in 35 rate annuali senza interessi.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Gli assegnatari hanno tuttavia il diritto, decorsi dieci anni </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">dall'assegnazione, di pagare in qualsiasi momento la quota di capitale ancora dovuta anche in unica soluzione.</span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"> </span><em style="border: 0px; font-family: monospace; line-height: 1.4em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">((3))</strong></em><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Il contratto di compra-vendita sara' stipulato dopo il pagamento </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">dell'ultima rata del prezzo e la gestione dello stabile spetta all'Istituto autonomo per le case popolari di Matera fino a quando non siano stati stipulati i contratti di vendita.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; line-height: 1.4em; text-align: justify;">-----------------</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">AGGIORNAMENTO (3)</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">La L. 10 aprile 1979, n. 126 ha disposto (con l'art. 2) che "Il </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">termine di dieci anni di cui al terzo comma dell'articolo 14 della legge 17 maggio 1952, n. 619, decorre dalla data della effettiva immissione nel possesso dell'alloggio assegnato".</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 15.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Per le espropriazioni indicate all'art. 4, per le opere previste </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">alle lettere a), b) e c) dell'art. 5 ed all'art. 9, nonche' per le anticipazioni contemplate dall'art. 8 e' autorizzata la spesa complessiva di lire 700.000.000, da stanziarsi nello stato di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici per lire 50.000.000 nell'esercizio 1951-52, per lire 200.000.000 nell'esercizio 1952-53, per lire 250.000.000 nell'esercizio 1953-54 e per lire 200.000.000 nell'esercizio 1954-55.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Per l'attuazione delle costruzioni di cui all'art. 6 e' autorizzata </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">la spesa di lire 4.500.000.000 da ripartirsi in ragione di lire 100.000.000 nell'esercizio 1951-52, di lire 600.000.000 nell'esercizio 1952-53, di lire 1.200.000.000 nel 1953-54, di lire 1.000.000.000 nell'esercizio 1954-55, di lire 1.000.000.000 nell'esercizio 1955-56 e di lire 600.000.000 nell'esercizio 1956-57.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Le somme non impegnate in un esercizio sono utilizzabili negli </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">esercizi successivi.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">All'onere dipendente dall'applicazione dei primi due commi del </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">presente articolo si provvede nell'esercizio 1951-52 con riduzione dello stanziamento del capitolo n. 273 dello stato di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici per l'esercizio medesimo e nell'esercizio 1952-53 con riduzione dello stanziamento del capitolo n. 467 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per lo stesso esercizio.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Alla spesa da porre a carico dello Stato per le opere di interesse </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">generale da eseguire nelle borgate rurali si provvede con i fondi stanziati dalla legge 10 agosto 1950, n. 646.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 16.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Il Ministro per il tesoro e' autorizzato ad introdurre con propri </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">decreti le occorrenti variazioni nello stato di previsione della spesa del Ministero dei lavori pubblici.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Art. 17.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Gli atti e i contratti occorrenti per l'attuazione della presente </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">legge sono esenti dalla tassa di bollo e di concessione governativa e dai diritti catastali.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Detti atti, ove vi siano soggetti, scontano le sole imposte fisse </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">di registro ed ipotecarie, salvi gli emolumenti dovuti ai conservatori dei registri immobiliari; nonche' i diritti e i compensi spettanti agli uffici finanziari.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserta </span><span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Data a Roma, addi' 17 maggio 1952</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">EINAUDI</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">DE GASPERI - ALDISIO - PELLA</span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">- SCELBA - ZOLI - FANFANI</span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span></div>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;">Visto, il Guardasigilli: ZOLI</span><br />
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: monospace; line-height: 1.4em; text-align: justify;"><br /></span>
Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0Matera, Italia40.666379 16.60431990000006440.6182005 16.523638900000066 40.7145575 16.685000900000063tag:blogger.com,1999:blog-8851451112373020932.post-37781334159679605882013-11-29T02:34:00.000+01:002014-02-13T18:14:48.103+01:00Le strategie di comunicazione nel commercio equo e solidale: il caso del Consorzio CTM Altromercato e della soc. Coop. a r.l. Monimbò<div class="Titolofrontespizio" style="margin: 39pt 0.6pt 21pt 0cm;">
<h2>
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: small;">Girovagavo su Internet cercando di capire cosa fare per rendere meno monotona la nottata! Allora, perché non impelagarsi nell'apertura di un blog? Sì, certo, ci vogliono dei contenuti, io non ho mai scritto niente; e probabilmente questo è l'orario meno opportuno per cominciare. Ma condividere qualcosa di già scritto posso farlo...: la tesi di laurea! Eccola!</span></span></h2>
</div>
<div align="left" class="Autore">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-4KJPUO29y7U/UpkyxBlgzfI/AAAAAAAAAB0/a6J6wz6I1uA/s1600/Schermata+2013-11-30+a+01.36.47.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Fair Trade" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-4KJPUO29y7U/UpkyxBlgzfI/AAAAAAAAAB0/a6J6wz6I1uA/s640/Schermata+2013-11-30+a+01.36.47.png" height="101" title="Commercio equo e solidale" width="400" /></a></div>
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></b>
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></b><br />
<a name='more'></a><b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">INDICE<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Premessa<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Capitolo I: Definizioni, origini e principi del Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>1.1<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>Definizione di Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>1.2<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>Origini del Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>1.3<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>Storia del Commercio Equo e Solidale in Italia<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>1.4<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>Principi del Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>1.5<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>La Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>1.6<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>Gli attori del Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.6.1 I produttori<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.6.2 I trader<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.6.3 I distributori<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.6.4 I certificatori<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Capitolo II: Le strategie di comunicazione nel Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>2.1<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>La comunicazione d’impresa<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>2.2<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>La comunicazione nel Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>2.3<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>I mezzi di comunicazione del Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.3.1 Punto vendita<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.3.2 Pubblicità<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.3.3 Relazioni pubbliche<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.3.4 Internet<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.3.5 Packaging<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.3.6 Showroom e fiere<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Capitolo III: La strategia di comunicazione del Consorzio CTM Altromercato e della società coop. a r.l. Monimbò<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>3.1<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>Origini del Consorzio CTM Altromercato<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt; text-indent: -36pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>3.2<span style="font-weight: normal;"> </span></b><b>Le strategie di comunicazione del Consorzio CTM Altromercato<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.2.1 Pubblicità<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.2.2 Relazioni pubbliche<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.2.3 Internet<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.2.4 Packaging<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 36pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.2.5 Fiere<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.3 Storia della Bottega del Mondo Monimbò<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.4 Le strategie di comunicazione della coop. Monimbò<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 35.45pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.4.1 Relazioni pubbliche<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 35.45pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.4.2 Internet<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore" style="margin-left: 35.45pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Conclusioni<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="Autore">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Bibliografia<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span></b><b><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">PREMESSA<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">In questa tesi si vuole affrontare il tema della comunicazione nel Commercio Equo e Solidale, cercando di indagare su quali siano i mezzi più utilizzati nel movimento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel primo capitolo si presenta il Commercio Equo e Solidale: le sue origini, i principi che lo regolano, gli attori che ne fanno parte. Si cerca di dare le nozioni generali sul tipo di economia che porta avanti questo movimento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Inoltre, si specifica come il Commercio Equo si è sviluppato nel nostro Paese, fino ad arrivare alla Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale, che regola il movimento e ne specifica i principi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel secondo capitolo si affronta il tema della comunicazione nel Commercio Equo. Il dibattito che da anni viene affrontato all’interno del movimento, riguardo gli scarsi investimenti in importanti mezzi di comunicazione per diffondere questo tipo di economia, non ha avuto ancora una risposta. Per ora, si continua soprattutto a investire nei rapporti con i produttori. Proprio per questo, la seconda parte del secondo capitolo, è dedicata ai maggiori mezzi di comunicazione utilizzati dalle centrali d’importazione e dalle Botteghe del Mondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white;">Infine, nel terzo capitolo, vengono analizzati due casi: la prima parte del capitolo è dedicata al Consorzio CTM Altromercato, la maggiore centrale d’importazione italiana in termini di fatturato, e la Bottega del Mondo Monimbò, una cooperativa a responsabilità limitata, presente nel territorio umbro con due negozi, uno a Perugia e l’altro a Terni. Si vedrà come queste due realtà comunicano con i clienti, e quali sono i mezzi utilizzati per raggiungere un più ampio spazio di destinatari.</span><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">CAPITOLO I<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"> DEFINIZIONE, ORIGINI E ATTORI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.1 DEFINIZIONE DI COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">“Il Commercio Equo e Solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente; attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l’educazione, l’informazione e l’azione politica. Il Commercio Equo e Solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: dai produttori ai consumatori.” Questa è la definizione di commercio equo e solidale presente nell’articolo 1 della carta italiana dei criteri del commercio equo e solidale, che verrà approfondita nei prossimi paragrafi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il commercio equo e solidale nasce dall'idea di costruire con i Paesi del Sud del mondo, un diverso tipo di rapporto economico, svincolato dai meccanismi imposti dal commercio internazionale. Infatti esso propone un modello di economia più rispettoso del lavoro dell'uomo e dell'ambiente, perché ha alla sua base un codice etico che ne indirizza le scelte. I punti cardine prevedono che i produttori siano pagati dignitosamente per il lavoro svolto e abbiano migliori condizioni sociali nei luoghi di lavoro, che i prodotti provengano dall'utilizzo di materie prime locali e le tecniche di lavorazione rispettino l'ambiente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.2 ORIGINI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Alla fine degli anni Cinquanta l’Europa aveva ormai completato l’opera di ricostruzione e viveva una fase di euforia legata alla vistosa crescita economica, ma proprio il miglioramento delle condizioni di vita e il diffondersi dei mezzi di comunicazione, portano per la prima volta l’opinione pubblica europea a conoscenza del dramma della fame e della miseria, che colpiscono le popolazioni del Sud del mondo. Ciò spinge le coscienze più sensibili alla ricerca di soluzioni credibili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel 1959 a Kerkrade, una piccola città olandese, nasceva una fondazione chiamata SOS Wereldhandel, promossa da un gruppo di giovani del Partito cattolico olandese. I primi “SOS” lanciati dai più poveri venivano raccolti da quel piccolo gruppo di giovani dotati solo di tanta buona volontà. La prima iniziativa dell’associazione fu quella di lanciare una campagna per la raccolta di latte in polvere a favore delle popolazioni povere della Sicilia. Questa è la prima di una serie di iniziative che vedevano l’associazione impegnata nella raccolta di fondi e risorse per progetti di sostegno e di sviluppo alle popolazioni indigenti. (Guadagnucci)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel 1964 gli animatori fanno proprio lo slogan “trade not aid” e si attivano per trovare sbocchi commerciali per i prodotti dei piccoli produttori con cui sono in contatto. Alcuni anni dopo, nel 1967, Sos Wereldhandel diviene pionera nell’importazione e nella vendita di beni realizzati da gruppi di produttori in vari Paesi in via di sviluppo, costituendo il primo esempio di Alternative Trade Organization (ATO). Nel 1969 da questa esperienza nasce, nella piccola città di Breukelen, la prima Bottega del Mondo. Inizia un periodo di rapida crescita per il movimento. I militanti di SOS Wereldhandel aprono punti vendita in tutte le città in cui sono presenti, dando vita alla rete Botteghe Terzo Mondo, che in appena due anni, raggiungeranno il numero di 120. L’idea delle Botteghe del Mondo prende rapidamente piede anche in Germania, Svizzera, Austria, Francia, Svezia, Gran Bretagna e Belgio. I risultati ottenuti in termini di vendite sono così positivi che SOS Wereldhandel è presto in grado di aprire sue “filiali” in questi Paesi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Durante gli anni Settanta, organizzazioni non-governative (Ong) e individui socialmente motivati, in Asia, Africa e America Latina, sentono la necessità di fare commercio equo per dare consigli, assistenza e supporto ai produttori svantaggiati. Vengono così create organizzazioni di Commercio Equo nel Sud collegate alle nuove organizzazioni del Nord. Alla base dei loro rapporti vi erano: la partnership, il dialogo, la trasparenza e il rispetto. L’obiettivo: una grande equità nel commercio internazionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Gli anni Ottanta videro una particolare espansione del Commercio Equo e Solidale dovuta al crollo dei prezzi di alcuni prodotti alimentari, su cui si basavano le economie di interi Paesi. I produttori di questi Paesi, essendo entrati in una crisi irreversibile, iniziarono con insistenza a richiedere dei prezzi più equi per i loro prodotti, relazioni a lungo termine, investimenti e nuovi mercati. Proprio per questi motivi si sviluppò un modo per raggiungere un pubblico sempre più vasto. Un prete che lavorava con piccoli proprietari terrieri e coltivatori di caffè in Messico e che collaborava con una organizzazione non governativa cattolica olandese, concepì l’idea di un marchio (“label”) per il Commercio Equo. I prodotti comprati, commerciati e venduti nel rispetto delle condizioni del Commercio Equo, sarebbero stati certificati con un marchio che li avrebbe differenziati dai prodotti comuni e che avrebbe permesso ad ogni compagnia di entrare in contatto con il commercio equo. Nel 1988 in Olanda fu creato il marchio “Max Havelaar”. Il concetto prese piede: nel giro di un anno il caffè con questo marchio raggiunse una quota di mercato del 3%. Negli anni successivi nacquero altre organizzazioni di certificazione in altri Paesi europei e in America del Nord. Nel 1997 venne creata la Fairtrade Labelling International (FLO), l’associazione mondiale di marchio per il Commercio Equo. Oggi FLO è responsabile di stabilire gli standard di Commercio Equo internazionale, di certificare e verificare la produzione e il commercio in accordo con tali standard, e di porre il marchio sui prodotti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.3 STORIA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE IN ITALIA<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La data di nascita del commercio equo e solidale in Italia è controversa: c’è chi fa risalire la prima esperienza al 1976, quando la cooperativa di Sir John Ltd, di Morbegno in provincia di Sondrio, avvia la vendita di prodotti artigianali in juta fabbricati in Bangladesh, in virtù dello stretto rapporto con il missionario Giovanni Abbiati. In questo modo cominciano ad essere importate in Italia le prime 80 balle di tappeti di juta intrecciato, che, a causa della difficoltà di vendita attraverso i canali commerciali ordinari, vengono venduti nelle fiere e tramite i gruppi di volontari.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">C’è chi invece fissa il battesimo italiano del Commercio Equo e Solidale al 1982 con l’apertura del negozio a Bressanone, in provincia di Bolzano. Ma poiché quest’ultimo vendeva prodotti acquistati dalla centrale austriaca Eza, che dunque era il vero soggetto importatore, qualcuno ritiene si debba spostare l’orologio ancora più avanti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel 1989 nasce la cooperativa Cooperazione Terzo Mondo (oggi CTM Altromercato). Tuttavia qualche anno dopo uno dei soci, Ferrara Terzo mondo, si stacca per dar vita a Commercio Alternativo, che oggi è la seconda centrale di importazione, dopo CTM, in termini di fatturato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Negli anni Novanta queste aziende di import sono aumentate. Attualmente sono otto, ma il numero sale se si considerano tutti i soggetti, comprese le singole botteghe, che curano progetti di importazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.4 PRINCIPI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le FTO (Fair Trade Organizations), ovvero le organizzazioni di commercio equo e solidale che aderiscono al WFTO (ex IFAT, Associazione Internazionale del Fair Trade), sono tenute a rispettare i seguenti criteri standard (versione approvata al WFTO Annual General Meeting - Quito, Ecuador - Maggio 2005):<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>1.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Creazione di opportunità per produttori economicamente svantaggiati: uno degli scopi principali di ogni FTO è la riduzione della povertà tramite nuove forme di commercio. Ogni FTO garantisce supporto ai produttori economicamente svantaggiati, siano essi indipendenti, business familiari, associazioni o cooperative. Il commercio equo supporta lo sviluppo della comunità e cerca di abilitare il produttore affinché riesca ad uscire dalla posizione di vulnerabilità in cui risiede per giungere ad un approdo più sicuro; inoltre, cerca di toglierlo dalla povertà materiale, per garantirgli una rendita e una proprietà. Ogni FTO ha un piano d'azione per portare avanti questo progetto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>2.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Trasparenza e responsabilità: ogni FTO è trasparente nella gestione e nelle relazioni commerciali e tratta con chiarezza e rispetto i propri partner. È corretta nei confronti di tutti i propri azionisti, in un processo che rispetta la delicatezza e la riservatezza delle informazioni fornite. Ogni FTO individua adeguati sistemi di partecipazione per coinvolgere i lavoratori nei processi decisionali e attribuisce una speciale attenzione alla diffusione delle informazioni rilevanti ai propri partner. I canali di comunicazione sono ottimali a tutti i livelli della fornitura.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>3.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Sviluppo delle capacità e formazione: ogni FTO si impegna a sviluppare le abilità dei produttori e attività specifiche per garantire loro un supporto adeguato e continuità nelle relazioni commerciali. Ogni FTO si assume la responsabilità di assistere sia i produttori e le organizzazioni di import/export, migliorandone le abilità gestionali e l'accesso al mercato locale o internazionale, sia il Fair Trade e l’intero circuito commerciale. Ogni FTO offre inoltre opportunità di formazione ai propri lavoratori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>4.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Promozione del commercio equo e solidale: ogni FTO sensibilizza l’opinione pubblica sugli obiettivi del commercio equo e sulla possibilità di maggior giustizia nel mondo del commercio e difende le attività del Fair Trade. È consapevole dell’importanza dei consumatori per la crescita del suo movimento. I consumatori ricevono informazioni sulle FTO, i produttori e le condizioni in cui lavorano. La pubblicità e il marketing utilizzati devono essere trasparenti ed oneste. Ogni organizzazione si impegna a fornire i più alti standard qualitativi per i prodotti e il loro confezionamento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>5.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Prezzo equo e prefinanziamento: è considerato equo un prezzo concordato tra le parti tramite il dialogo e la partecipazione, che garantisca una retribuzione equa per i produttori ma allo stesso tempo sia sostenibile dal mercato. Laddove esistano prezzi equi minimi (fair trade minimum price), stabiliti a livello internazionale, questi vengono rispettati. E’ considerato un pagamento equo la remunerazione socialmente accettabile nel contesto locale, considerata equa dai produttori stessi e rispettosa dei principi di uguale retribuzione per uomini e donne, a parità di lavoro svolto. Le FTO aiutano a fornire una giusta valutazione dei costi e dei prezzi, come richiesto dai produttori. I compratori Fair Trade, importatori ed intermediari, assicurano un pronto pagamento ai loro produttori e agli altri partner e, quando possibile, li aiutano attraverso un prefinanziamento, una raccolta anticipata di fondi (pre-raccolto o pre-produzione). Infine, la produzione di prodotti ad alto valore aggiunto è incoraggiata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>6.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Pari opportunità: ogni FTO fornisce opportunità paritarie, agli uomini ed alle donne, per sviluppare le loro capacità. Inoltre, promuove attivamente l’assegnazione dei posti disponibili alle donne. Le donne lavoratrici sono incoraggiate tramite corsi di formazione manageriale ad assumere ruoli di direzione. Ogni FTO collabora direttamente con i produttori, per assicurarsi che il lavoro delle donne sia valutato e retribuito giustamente. Le donne sono sempre pagate per il loro contributo ai processi di produzione. Ogni FTO prende in considerazione le condizioni particolari e, soprattutto, desidera salvaguardare le donne incinte e in maternità. Ancora, le donne partecipano alle decisioni relative all’uso dei proventi derivanti dal processo di produzione. Oltre a ciò, le culture locali e le tradizioni sono rispettate e ci si impegna ad evitare la discriminazione nel campo della religione, dei disabili, della posizione sociale e dell’età.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>7.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Diritti dei lavoratori: ogni FTO si impegna a promuovere un ambiente lavorativo sicuro e salutare per i produttori, con acqua potabile, adeguato servizio sanitario e accesso al primo soccorso. Le ore di lavoro sono in linea con le condizioni stabilite dalla legge e la convenzione ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro). Ogni FTO informa regolarmente i produttori riguardo i loro diritti a salute e sicurezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>8.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Diritti dei bambini: ogni FTO e i suoi membri rispettano la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini, nonché le leggi e le norme sociali del contesto locale, allo scopo di assicurarsi che, se fosse presente la partecipazione dei bambini nei processi di produzione degli articoli del commercio equo e solidale, questa non abbia effetti contrastanti con il loro benessere, la loro sicurezza, la loro educazione e il loro desiderio di gioco. Ogni FTO collabora direttamente con i produttori per scoprire il coinvolgimento di bambini nella produzione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>9.<span style="font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></b>Rispetto per l’ambiente: ogni FTO massimizza l'uso delle materie prime derivanti da fonti sostenibili, possibilmente acquisendole localmente. Per gli importatori la priorità è acquistare prodotti fatti con materie prime derivanti da fonti sostenibili, qualora queste siano utilizzabili, e incoraggiare i propri fornitori ad utilizzare tali materiali. Per l’imballaggio sono utilizzati materiali riciclabili o facilmente biodegradabili e, ove possibile, i beni sono spediti via mare. Ogni FTO promuove l’utilizzo di tecnologie che rispettano l’ambiente e iniziative per ridurre il consumo energetico e crea consapevolezza sui rischi per l’ambiente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify; text-indent: -14.2pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>10.</b>Relazioni commerciali: Ogni FTO commercia con rispetto per il benessere sociale, economico ed ambientale dei piccoli produttori marginalizzati e non mira a massimizzare il profitto a loro discapito. In più, è responsabile e professionale, portando a termine i propri impegni con puntualità. I fornitori rispettano i contratti e consegnano i prodotti rispettando la qualità, le specifiche e i tempi richiesti. I produttori e i fornitori sono pagati in modo equo e tempestivo e vengono prefinanziati, se richiesto (crit. 5). I compratori si consultano con i fornitori prima di annullare o rifiutare gli ordini. Qualora gli ordini vengano annullati senza errori da parte dei produttori, è garantito un adeguato compenso per il lavoro fatto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraph" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ogni FTO porta avanti relazioni a lungo termine, basate sulla solidarietà, la fiducia e il reciproco rispetto, che contribuiscono alla promozione e alla crescita del commercio equo, ed instaura un'efficace comunicazione con i suoi partner commerciali. Le parti coinvolte in una relazione commerciale cercano di incrementare il volume dello scambio reciproco ed il valore e la varietà della loro offerta di prodotto, come strumento per la crescita del commercio equo a favore dei produttori. I compratori supportano i processi che danno valore aggiunto ai produttori al fine di aumentarne la rendita. Ogni FTO lavora in modo collaborativo con le altre FTO del proprio Paese ed evita la concorrenza sleale e la riproduzione di elementi di design di altre organizzazioni, senza espresso permesso.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.5 LA CARTA ITALIANA DEI CRITERI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale è il documento che definisce i valori e i principi condivisi da tutte le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane. La Carta è stata approvata nel 1999, ed ha rappresentato l’inizio di un percorso di dialogo a livello nazionale tra le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale. Un costruttivo confronto che si è andato sviluppando e approfondendo, fino a cogliere limiti e contraddizioni, frutti di un percorso molto partecipato, ma anche articolato, a volte contraddittorio. Da questo lungo dibattito è emersa forte l’esigenza di una rivisitazione della Carta, in particolare la necessità di adeguarla alla realtà di un Commercio Equo e Solidale che guarda al futuro e costruisce nuove esperienze, e il bisogno di rispondere alle esigenze dei produttori da una parte, e dei consumatori consapevoli dall’altra. La nuova stesura della Carta, approvata nell’Assemblea dei Soci AGICES di Chioggia (aprile 2005), porta in sè il valore di un documento frutto di un lavoro ampio e partecipato, e si colloca in stretta continuità con la precedente. Della Carta del ’99, infatti, si preservano i principi, introducendo modifiche che non ne mutano lo spirito e i valori fondanti. Il concetto di “filiera equa” è uno dei cardini che la Carta preserva e sui quali poggia. La prima Carta Italiana dei Criteri lo definiva riconoscendo due tipologie di organizzazioni di Commercio Equo e Solidale: le Botteghe del Mondo e gli Importatori. Tuttavia, la volontà di fotografare la naturale dinamicità del movimento, evitando definizioni ambigue senza escludere a priori la possibilità che il Commercio Equo e Solidale possa trovare in futuro altre forme di espressione, ha portato alla decisione di fare un passo avanti. Protagoniste del movimento, secondo la nuova Carta Italiana dei Criteri, sono oggi le “organizzazioni di Commercio Equo e Solidale”. Un'organizzazione di Commercio Equo e Solidale è riconosciuta come tale in base al tipo di attività concreta che svolge, e non più per l’appartenenza nominale ad una tipologia di struttura. Nessun criterio fondante per la tutela del valore della “filiera equa” è stato dunque rivisto e nessun principio condiviso dal movimento è stato privato del suo senso originario, tantomeno la centralità delle Botteghe del Mondo. Il Commercio Equo e Solidale si è infatti sviluppato in modo orizzontale e capillare grazie alla rete delle Botteghe del Mondo. Il radicamento delle Botteghe del Mondo sul territorio, e le loro potenzialità di incidenza politica e culturale sono un patrimonio che il movimento, fin dal principio, valorizza come proprio e peculiare e si impegna ad accrescere. La Bottega del Mondo, come spazio in cui esercitare il proprio diritto ad essere cittadini, come strumento di aggregazione, di incontro, scambio immerso nel tessuto urbano, come luogo fisico di contatto tra Nord e Sud del mondo, ha l'importanza e la responsabilità di essere uno spazio pubblico nel senso più ampio del termine. La presenza della Bottega del Mondo a livello locale assicura questa possibilità di partecipazione globale, svolgendo un ruolo insostituibile di trasmissione e di evoluzione dello spirito, dei principi e delle regole del Commercio Equo e Solidale che la Carta Italiana dei Criteri definisce e custodisce.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">1.6 GLI ATTORI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il commercio equo e solidale si pone l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei Paesi del Sud del mondo non tanto grazie ad attività assistenziali, umanitarie o di sostegno al reddito, quanto, piuttosto, sviluppando le capacità produttive ed imprenditoriali degli abitanti e favorendo la loro crescita economica attraverso la commercializzazione dei prodotti nei mercati dei paesi ricchi. Questa azione di<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">sostegno allo sviluppo attraverso il commercio assume alcuni connotati specifici e vede l’azione congiunta di diversi soggetti, i principali dei quali sono: i produttori, i trader (esportatori e importatori), i distributori e i certificatori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">1.6.1 I PRODUTTORI<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">I produttori del Commercio Equo sono rappresentati da piccole organizzazioni (generalmente a dimensione familiare o con struttura cooperativa), localizzate in aree svantaggiate dei Paesi del Sud del mondo. Carattere comune di queste organizzazioni è l’avere visto il proprio sviluppo economico e sociale bloccato dalla impossibilità di intrattenere rapporti commerciali con aree più ricche del mondo, quelle che sarebbero in grado di assorbire i beni (agricoli ed artigianali) da loro prodotti. L’adesione di questi produttori alla filiera del commercio equo e solidale è finalizzata all’individuazione di nuovi sbocchi commerciali per i propri beni nei paesi più ricchi, al reperimento di assistenza tecnica nella produzione dei beni stessi (da nozioni sulle tecniche di coltivazione biologica all’assistenza nel design dei prodotti artigianali) e al conseguimento di prezzi più alti di quelli ottenibile sul mercato locale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">In cambio di questi vantaggi, i produttori che partecipano alla filiera del commercio equo si impegnano a garantire il rispetto di alcuni requisiti minimi riguardanti le condizioni di lavoro degli associati o dei dipendenti (in termini di libertà di associazione e contrattazione, condizioni di impiego e salute, salari), la sostenibilità ambientale dei processi produttivi adottati e la destinazione a fini sociali e comunitari del premio (inteso come sovrappiù rispetto al prezzo) pagato dagli acquirenti dei loro prodotti. Questi vincoli, fissati a livelli minimi, non sono interpretati esclusivamente in chiave statica, ma impegnano i produttori ad ideare e realizzare continui progressi e miglioramenti, sulla base di piani stabiliti e condivisi all’interno delle loro organizzazioni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">1.6.2 I TRADER<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">I trader (esportatori e importatori) della filiera del commercio equo e solidale sono i soggetti che favoriscono (o materialmente effettuano) il trasferimento dei beni realizzati dai Paesi di produzione a quelli di consumo. Il ruolo dell’esportatore raramente viene svolto direttamente dal produttore, che spesso non dispone delle competenze e delle risorse necessarie. Più di frequente – specie nel caso del commercio di derrate agricole - tale funzione viene esercitata da organizzazioni specializzate, generalmente costituite in forma cooperativa o consortile, la cui gestione è affidata agli stessi produttori associati. Queste organizzazioni di esportazione trattano con alcuni importatori localizzati nei Paesi occidentali di destinazione dei prodotti. Talvolta si tratta di organizzazioni specializzate (le cosiddette Alternative Trade Organizations o, in italiano, centrali di importazione) e dedicate esclusivamente a questo tipo di attività; in altre circostanze si tratta di importatori, distributori o produttori occidentali (come ad esempio alcune catene della grande distribuzione organizzata) che non si dedicano esclusivamente al commercio equo e solidale ma ne commercializzano alcuni prodotti o li utilizzano come materia prima per le proprie attività.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Gli importatori dei beni che provengono dalla filiera del commercio equo e solidale si assumono il dovere di garantire ai produttori (o agli esportatori creati da questi ultimi) contratti a lungo termine che consentano loro di effettuare gli investimenti specifici necessari a sviluppare prodotti sostenibili e adatti, per caratteristiche, ai mercati occidentali; in più, si impegnano, su esplicita richiesta dei produttori, ad anticipare una parte del costo delle forniture, così da ridurre la loro eventuale necessità di indebitamento; infine, a chi produce è garantito un corrispettivo pari, quantomeno, al prezzo minimo concordato e stabilito dalle organizzazioni di certificazione (vedi oltre), necessario a coprire i costi di produzione, e, in aggiunta, gli importatori assicurano anche il pagamento di un premio, il cui ammontare venga destinato a fini sociali e di sviluppo della comunità dei produttori, secondo progetti controllati dai certificatori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">1.6.3 I DISTRIBUTORI<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">I distributori sono le organizzazioni, localizzate nei Paesi occidentali, che vendono i prodotti ai consumatori finali. Nei primi anni di sviluppo del commercio equo e solidale questi prodotti venivano distribuiti in maniera pressoché esclusiva attraverso le “Botteghe del Mondo”, negozi gestiti prevalentemente da organizzazioni senza scopo di lucro (spesso grazie all’apporto determinante di volontari) e specializzati nel trattamento esclusivo di prodotti del commercio equo e solidale (e, in Italia, in epoca più recente, anche di alcuni prodotti biologici provenienti dal mondo delle cooperative sociali che effettuano l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Oltre a svolgere un’attività di distribuzione commerciale, le Botteghe del Mondo svolgono un ruolo cruciale di informazione, sensibilizzazione e divulgazione dei principi etici su cui si fondano; si potrebbe anzi affermare che, in Italia almeno, questa seconda funzione sia forse più rilevante della prima, tanto che le Botteghe del Mondo spesso somigliano più a strutture di animazione territoriale che non a veri e propri esercizi commerciali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">In un periodo più recente, i prodotti del commercio equo e solidale hanno interessato anche alcune catene della grande distribuzione, così come alcuni negozi tradizionali, sicché ora essi sono disponibili presso un ampio spettro di esercizi commerciali al dettaglio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Riguardo l’apertura del Commercio Equo e Solidale alla grande distribuzione, è tuttora in corso un dibattito a questo proposito, all’interno dello stesso movimento. Uno degli interrogativi è il seguente: vendere prodotti unicamente tramite le botteghe, accettando la riduzione della loro diffusione per via della scarsa capillarità delle Botteghe sul territorio, oppure aprire alla grande distribuzione e ai dettaglianti tradizionali, riducendo le strozzature distributive ma accettando che i prodotti vengano diffusi da attori che non condividono pienamente la logica fondante il commercio equo?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Leonardo Becchetti, nel suo libro “Il commercio equo e solidale alla prova dei fatti”, ha indagato il tema fra i consumatori e ha tentato una risposta:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">“Le botteghe del commercio equo e solidale hanno dei margini di guadagno molto bassi, spesso reinvestiti in processi educativi, e prediligono l’obiettivo della massimizzazione del loro impatto sui problemi dello sviluppo sostenibile piuttosto che quello, tipico per le aziende profit, della massimizzazione del profitto. Ciò spiega il loro numero non elevatissimo e le difficoltà inerenti alla nascita di un nuovo punto vendita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Alcuni importatori di prodotti hanno risposto al dilemma iniziando a servirsi della grande distribuzione e cercando di fare accordi con essa che prevedessero una partecipazione e vantaggi economici per le botteghe. Però una parte dei consumatori equosolidali (e degli addetti ai lavori) ha trovato questa scelta contraddittoria rispetto ai principi di alternatività del movimento ai meccanismi e alle logiche dei circuiti tradizionali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Analizzando l’opinione dei consumatori su questo tema si osserva che il 67% degli intervistati è a conoscenza del fatto che i prodotti equosolidali sono venduti anche dalla grande distribuzione e solo il 17% del campione dichiara di acquistarli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le risposte evidenziano che, quando la distanza dalla bottega del mondo più vicina è massima, aumenta la percentuale sia di chi già si serve anche dai supermercati, sia di chi è favorevole alla vendita presso la grande distribuzione. Il dato suggerisce che, più è difficile raggiungere una bottega, più si è disposti ad accettare di trovare prodotti equosolidali nei supermercati.”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">1.6.4 I CERTIFICATORI<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">L’ultimo soggetto della filiera del commercio equo e solidale è rappresentato dai certificatori. La presenza di un “marchio di garanzia” credibile ed affidabile è una caratteristica cruciale del movimento, poiché permette ai consumatori di identificare i prodotti che rispettano i principi, già descritti, sulla produzione e l’importazione dei beni. Per raggiungere tale obiettivo, sin dalla seconda metà degli anni Ottanta, si sono sviluppati alcuni marchi (Max Havelaar, TransFair, ecc.) creati dalle diverse organizzazioni nazionali di Commercio Equo e Solidale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel 1997, queste organizzazioni nazionali hanno dato vita a FLO (Fairtrade Labelling Organization), una associazione senza scopo di lucro di diritto tedesco, che agisce come ente internazionale di certificazione e detiene i diritti d’uso del marchio “Fairtrade” che ormai caratterizza il Commercio Equo e Solidale a livello mondiale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nello svolgimento della propria attività, FLO stabilisce (attraverso un processo partecipato da produttori, trader e distributori) gli standard che debbono essere rispettati dai produttori per potere ottenere il marchio di certificazione “Fairtrade” e dai trader per poter essere iscritti al registro dei licenziatari del marchio stesso. La certificazione dei produttori viene svolta direttamente da FLO (attraverso la controllata Flo-Cert Ltd) con una indagine iniziale, che attribuisce il marchio al produttore, ed un insieme continuativo di controlli ed ispezioni (almeno una all’anno per ogni produttore), che garantisca il mantenimento degli standard previsti dal sistema e certifichi la destinazione a fini sociali e comunitari del premio pagato dai consumatori. Il produttore paga una tariffa a FLO per ottenere la certificazione iniziale (con un costo minimo di circa 2.000 euro – applicato alle organizzazioni più piccole che richiedono la certificazione di un solo prodotto - che aumenta al crescere delle dimensioni del produttore e del numero di prodotti ed impianti certificati); una ulteriore tariffa (con un costo minimo di circa 1.000 euro, crescente al crescere delle dimensioni e del “grado di rischio” del produttore) è richiesta per il rinnovo annuale della certificazione, che comporta almeno una ispezione diretta da parte di FLO. Sinora FLO ha creato standard, e dunque avviato la certificazione dei produttori, quasi esclusivamente nel settore delle derrate alimentari, con l’eccezione di pochi beni agricoli non alimentari - come i fiori recisi, le piante ornamentali e il cotone – e di un solo prodotto manifatturiero, i palloni da gioco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Oltre ad una certificazione del prodotto, vi è una certificazione dell’organizzazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">L’”Fto Mark” è il primo marchio mondiale delle organizzazioni del commercio equo e solidale, e rappresenta il punto di arrivo di un percorso iniziato ad Arusha, in Tanzania, e gestito dal WFTO (World Fair Trade Organization), la federazione mondiale che associa più di 250 realtà di 59 Paesi. Il marchio, lanciato il 19 gennaio 2004 a Mumbai, in India, non è identificativo di un prodotto, bensì dell’intera filiera e quindi delle organizzazioni. Infatti esse sono inserite in un sistema di monitoraggio e di verifica, e sono tenute a rispettare gli standard internazionali previsti dal WFTO.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span></b><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">CAPITOLO II<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE NEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>2.1 LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La comunicazione ha un ruolo sempre più importante all’interno dell’impresa, cosicché appare superfluo sottolineare il peso, la centralità, la rilevanza strategica che essa ha.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Se correttamente gestita, la comunicazione può diventare l’asset più importante in un’epoca in cui i prodotti si trasformano in segni, simboli, linguaggi e in cui la componente intangibile della marca assume un rilievo crescente. Insomma, la comunicazione, un tempo degradata a informazione, potrebbe assumere una crucialità del tutto inedita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nasce così un tipo di responsabilità, che si può definire etica, che riguarda le attese della comunità nei confronti di un’azienda. In primo luogo il consumatore ha più consapevolezza dei propri diritti ed esercita una più forte domanda di rapporti chiari e corretti da parte dell’impresa. Si tratta di un “consumatore vigilante” (Adkins 1999), un “professionista dell’acquisto” (Fabris 1995), alfabetizzato al marketing e alle sue tecniche, che esercita, direttamente o indirettamente, un’analisi sul comportamento delle imprese, al fine di valutare se esse stiano agendo in modo appropriato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">In secondo luogo sta emergendo una cultura orientata alla qualità della vita. Il consumatore vive il consumo anche come esperienza dotata di risvolti etici, o comunque legata ad alcuni valori; è la figura di consumatore che sente una responsabilità, anche per situazioni e luoghi lontani da quelli di propria appartenenza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">All’impresa si chiede, per esempio, di farsi carico dell’intero ciclo di vita del prodotto, preoccupandosi, in particolare, dell’impatto ambientale del packaging, ma anche che il processo produttivo sia child-labor free e così via. Sicchè il concetto stesso di qualità del prodotto si è via via espanso fino a inglobare nuove istanze.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ai tradizionali criteri di scelta dei prodotti si aggiunge dunque un criterio “etico”, cioè la valutazione, da parte del consumatore, della coerenza del prodotto con i propri principi o perlomeno il suo apprezzamento di quel plus di gratificazione conseguibile attraverso l’acquisto di un prodotto ecocompatibile o rispettoso delle giuste condizioni dei lavoratori. (Fabris)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.2 LA COMUNICAZIONE NEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La scommessa del commercio equo e solidale è permettere che il consumo critico si sviluppi a tal punto da sostituire l’attuale sistema economico basato essenzialmente sul profitto. Questo è possibile anche grazie a una strategia di comunicazione in grado di responsabilizzare i consumatori sulle scelte dei prodotti che acquistano tutti i giorni e, di conseguenza, creare in chi consuma una consapevolezza sociale e ambientale; obiettivo che solo in parte è stato perseguito e raggiunto dal movimento. Difatti, da un lato, il consumo critico può essere definito come uno dei nuovi stili di vita dei consumatori occidentali, che si dichiarano sempre più attenti ad attuare scelte di acquisto e di consumo che valorizzi sia il benessere individuale che il benessere collettivo, e che sono proprio per questo disposti a sostenere degli oneri economici anche superiori alla norma; dal lato opposto, tale dichiarazioni non si sono ancora trasformate in una realtà concreta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Quale dovrebbe essere, perciò, la strategia comunicativa per raggiungere l’obiettivo?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ci si trova di fronte a tre tipologie di consumatori. A parere di alcuni sostenitori, il fatto che il Commercio Equo e Solidale sia ancora una forma prevalente di consumo critico/alternativo, veicolato soprattutto dalle Botteghe del Mondo e non dalla distribuzione tradizionale, costituisce un grave handicap al suo sviluppo, confinandolo in una nicchia. La crescita del Commercio Equo dovrebbe avvenire nella Grande Distribuzione attraverso linee di prodotti certificati appartenenti ai marchi più noti. L'esempio più efficace di tale modello in Italia è dato dalla linea di prodotti certificati equosolidali della Coop, la linea Solidal, che nel 2007 ha ottenuto ricavi per 27 milioni di Euro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">A giudizio di altri, il Commercio Equo e Solidale, in particolare le organizzazioni non profit, come Ctm Altromercato, sconta un ritardo culturale nelle forme di comunicazione. È necessario investire in maggiori iniziative di marketing, divulgazione e in campagne pubblicitarie, utilizzando gli stessi strumenti e le stesse armi che usano i soggetti tradizionali del commercio. Alla pubblicità onnipresente del caffè che ti manda in paradiso bisogna rispondere con una campagna pubblicitaria sul caffè che sostiene i produttori del Sud del mondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Tra questi due fronti si inseriscono poi coloro che ritengono che il Commercio Equo e Solidale sbagli completamente l'obiettivo nella sua ossessione della crescita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Cercare un’intesa tra le tre correnti di pensiero è molto complesso, dal momento che ciascuna di esse è sostenuta da consumatori informati, responsabili e critici. D’altra parte, è proprio in questo che si manifesta la profonda differenza rispetto al mercato capitalistico, dove il consumatore non si interessa affatto “come e da chi” è stato prodotto un determinato bene.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Promuovere la scelta della diffusione dei prodotti del Commercio Equo e Solidale alla Grande Distribuzione, certamente produrrebbe una crescita delle vendite, ma allo stesso tempo asseconderebbe una minore consapevolezza del consumatore: egli sarebbe portato a scegliere il prodotto solamente in base alla qualità, al packaging, al prezzo e non al tipo di economia che ha dietro. In questo modo verrebbe meno una delle risorse fondamentali che il commercio equo è riuscito a conquistarsi negli anni: la fiducia. Il consumatore che entra in una Bottega del Mondo ha fiducia nel fatto che comprando quel determinato prodotto sostiene quella determinata cooperativa del Sud del mondo dove i salari sono più alti e le condizioni di lavoro decisamente più dignitose, rispetto a quello offerte dalle multinazionali. Così, sostenere la diffusione significherebbe ostacolare la comunicazione diretta ed aperta tra i volontari delle Botteghe ed i loro clienti, quindi rallentare la circolazione delle informazioni circa l’origine e le modalità di produzione di un determinato bene.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">D’altro canto, investire in maggiori iniziative di marketing e comunicazione determinerebbe un aumento del prezzo dei prodotti, sicché la vendita verrebbe indirizzata soprattutto verso quella particolare fascia della popolazione maggiormente consapevole e disposta a farsi carico anche del sovrapprezzo. Inoltre, le critiche da sempre proposte contro le multinazionali, accusate di investire troppi capitali negli spot, nelle sponsorizzazioni, nel packaging e così via, si tramuterebbero in un boomerang, incidendo sulla credibilità del movimento. Non a caso, alcune Botteghe del Mondo rimproverano al consorzio CTM Altromercato l’attenzione e le spese destinate al packaging dei prodotti, in particolare delle spezie.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">In che modo il consorzio CTM Altromercato sta affrontando il problema della comunicazione, verrà analizzato nel prossimo capitolo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">2.3 I MEZZI DI COMUNICAZIONE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le centrali d’importazione, le botteghe del mondo e, più in generale, il movimento del commercio equo e solidale, hanno la necessità di promuovere i progetti e i prodotti verso l’esterno. Come la maggior parte delle imprese la comunicazione avviene attraverso diversi canali: punto vendita, pubblicità, relazioni pubbliche, internet, packaging, showroom e fiere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">2.3.1 PUNTO VENDITA<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">“Quando si entra in una Bottega del Mondo si rimane immediatamente colpiti dalla bellezza dei colori, dalla varietà delle forme, dalla molteplicità degli oggetti dell’artigianato di tre continenti. Un mondo in gran parte sconosciuto, perché anche chi ha viaggiato nei paesi del Sud ha comprato spesso oggetti per i turisti, pensati e calibrati secondo modelli e colori che piacciono agli occidentali, ma che nulla hanno a che fare con il patrimonio artistico locale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ciò che sorprende il visitatore è il fatto che questi prodotti non vengono propagandati dai volontari della bottega per il rapporto prezzo-qualità, per gli sconti eccezionali, per la convenienza, bensì per il significato di cui sono portatori. Improvvisamente, il potenziale acquirente scopre che dietro una statuetta, una borsa, una collana, un foulard, un pacco di caffè o tè c’è una storia: da dove nasce, chi l’ha prodotto, con quali materie prime, con quale tipo di organizzazione sociale. Storie di uomini, di donne, di persone disabili, di comunità agricole, di associazioni di artigiani, che si presentano attraverso brochures o che si trovano nel librone dei progetti presente in ogni bottega.” Tonino Perna, autore del libro “Fair Trade”, descrive così le botteghe del mondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La descrizione di Perna è perfetta, una bottega risalta subito agli occhi dei clienti, chi entra difficilmente esce a mani vuote, molti clienti apprezzano il “disordine ordinato” degli oggetti. Oggetti che vanno dalla bigiotteria all’abbigliamento, dalla cartoleria alla cosmesi, dall’arredo ai tessili, dai giochi per bambini agli strumenti musicali, e così via.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Insomma, entrando in una bottega non si può non notare una grande differenza rispetto al resto dei negozi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">2.3.2 PUBBLICITA’<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un’intesa tra pubblicità e Commercio Equo e Solidale non si è mai realizzata; infatti, in quanto a spot televisivi, sponsorizzazioni, personaggi di fama internazionale che facciano del commercio equo il proprio stile di vita, è evidente il grave ritardo del movimento rispetto alle multinazionali. Di fatto, la pubblicità, che ha un maggior impatto sul consumatore, non è ancora stata presa in considerazione dai responsabili delle centrali d’importazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Poiché la pubblicità rappresenta un investimento e non un costo, si preferisce continuare ad investire nei progetti di cooperazione, offrendo una maggiore assistenza tecnica, o magari consolidando i rapporti esistenti con maggiori prefinanziamenti, naturalmente tutto ciò va a discapito della comunicazione pubblicitaria.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">L’aumento delle vendite, negli ultimi anni, dei prodotti del Commercio Equo e Solidale attesta che il cliente apprezza e appoggia la scelta delle centrali d’importazione, infatti i consumatori preferiscono una maggiore varietà e qualità dei prodotti, pur di acquistare un brand poco conosciuto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Attualmente, la promozione del Commercio Equo e Solidale avviene attraverso l’organizzazione di eventi e di iniziative nelle Botteghe del Mondo; per via di queste modalità di divulgazione, il passaparola, amplificato grazie ad Internet ed ai social network, rappresenta certamente la forma di comunicazione più diffusa e utilizzata dal movimento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">2.3.3 RELAZIONI PUBBLICHE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un consumatore abituato a fare attenzione solo al prezzo delle merci, o a verificare, tutt’al più, il “made in”, rimarrebbe totalmente indifferente alla tipologia di un negozio come una Bottega del Mondo. Di primo acchito, infatti, solo pochi visitatori sono attratti dalla potenzialità di conoscenza e di relazione sociale che viene loro offerta. Solo l’abilità comunicativa del volontario e/o del lavoratore della Bottega può colmare questo vuoto. Per questo motivo, nelle Botteghe, un visitatore non può essere accolto da una persona qualsiasi: la vendita di un prodotto del Commercio Equo ha un senso e crea una coscienza critica solo nella misura in cui il consumatore comprende che non sta acquistando una merce qualsiasi, ma il frutto del lavoro di uomini e donne reali, che vivono in un determinato luogo, che spesso affrontano difficoltà notevoli (di discriminazione etnica, emarginazione, sfruttamento, guerre ecc.), e che sono animati dalla voglia di riscatto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Acquistare un maglione peruviano, ad esempio, significa contribuire alla lotta di centinaia di donne incarcerate ingiustamente dal regime di Fujimori. Comprare i bicchieri blu significa acquistare un prodotto delle donne maya del Guatemala, che, resistendo a minacce e aggressioni, sono riuscite a mettere in piedi una cooperativa (Copavic) che lavora il vetro riciclato. Allo stesso modo, quando si comprano gli anacardi si scopre che vengono dall’Honduras e sono prodotti da una cooperativa di donne, che oltre a trasformare la pasa (i frutti di anacardio), fanno corsi di alfabetizzazione e hanno creato un’area comunitaria per la coltivazione di ortaggi per il consumo interno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Centinaia di prodotti e migliaia di storie che si intrecciano e si trasformano in forme e colori. Ecco perché i volontari e i lavoratori delle Botteghe non rappresentano semplici commessi, motivati dal solo obiettivo di vendere per guadagnare, ma rappresentano il mezzo attraverso cui una storia lontana arriva agli acquirenti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">2.3.4 INTERNET<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Internet è decisamente il mezzo di comunicazione più utilizzato dal movimento del Commercio Equo e Solidale. La creazione e la gestione di un sito non comporta costi molto alti, infatti tutte le centrali d’importazione, e la maggior parte delle Botteghe adotta questo mezzo per farsi conoscere e promuovere iniziative ed eventi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Accedendo al sito di qualunque centrale d’importazione, è subito evidente la possibilità di effettuare una ricerca dei prodotti in vendita. La ricerca può essere condotta sulla base di criteri diversi: il Paese dei produttori, il genere di bene (alimentari, artigianato, cosmesi ecc.), o il progetto sostenuto. Naturalmente, nel sito si affronta il tema del Commercio Equo e Solidale e della sua natura, ed immagini e foto facilitano la lettura e la comprensione delle pagine. La trasparenza delle attività si riscontra anche nella semplicità con cui si possono reperire e scaricare informazioni di ogni tipo (bilancio, relazione gestionale, ecc.) sulle centrali d’importazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per quanto riguarda le Botteghe del Mondo, la gestione del sito rappresenta un investimento, per quanto piccolo, da amministrare nel miglior modo possibile. Nel prossimo capitolo sarà analizzato il caso della bottega Monimbò.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un mezzo di comunicazione che, sempre più, sta prendendo piede all’interno del movimento è il social network. La gratuità e la possibilità di promuovere la Bottega con pochi click sono certamente due fattori che hanno incoraggiato l’avvicinamento del Commercio Equo e Solidale a Facebook.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Poter condividere link, video, foto, eventi, gruppi, pagine con gli “amici del profilo” rappresenta il mezzo migliore per ricordare che in città c’è un negozio che promuove un altro tipo di economia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">2.3.5 PACKAGING<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un packaging adeguato e in linea con i principi di sostenibilità che regolano il Commercio Equo e Solidale, è di importanza fondamentale per comunicare al meglio il prodotto. Ecco perché molte delle confezioni sono riciclate e riciclabili, con l’indicazione sul prodotto del tipo di materiale utilizzato per il confezionamento e, di conseguenza, dove poterlo gettare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Tuttavia ciò che caratterizza il packaging di un prodotto del commercio equo e solidale è certamente il genere di informazioni presenti sugli imballaggi. Infatti, oltre alle indicazioni solite (scadenza, etichetta nutrizionale, ingredienti, ecc.), vengono fornite informazioni sulla provenienza dei prodotti, sui progetti sostenuti, sui marchi di garanzia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">2.3.6 SHOWROOM E FIERE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le fiere e gli showroom sono mezzi di comunicazione che le centrali d’importazione utilizzano per raggiungere un pubblico più vasto, rappresentando un’ulteriore occasione di incontro e scambio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">A livello nazionale, le più conosciute sono “Fà la cosa giusta” che si svolge a Milano e nel 2009 ha visto la presenza di 50000 persone che hanno visitato gli oltre 500 stand, e “Tutta un’altra cosa” che nel 2009 ha avuto luogo ad Osnago, in provincia di Lecco, ma che ogni anno cambia sede. Per quanto riguarda gli showroom, il più visitato si trova a Lainate, in provincia di Milano, dove 120 metri quadri di esposizione sono a disposizione delle Botteghe del Mondo in modo che si possa prendere visione dei nuovi prodotti di artigianato del Consorzio CTM Altromercato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le centrali d’importazione, come si vedrà nel prossimo capitolo, hanno decine di inviti da tutta Italia, tuttavia, considerato il costo elevato per la partecipazione e per l’acquisto degli stands, espongono direttamente solo in alcune fiere, dopo un’attenta analisi, e indirettamente in fiere locali. Infatti, molto spesso accade che le centrali si mettano in contatto con le Botteghe del posto, o viceversa, e partecipino alle fiere, in partnership con queste ultime. Un esempio potrebbe essere ciò che avviene ad “Altrocioccolato”, fiera che si svolge in Umbria, in cui ogni bottega si associa ad una centrale d’importazione e ne vende i prodotti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">CAPITOLO III<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE DEL CONSORZIO CTM ALTROMERCATO E DELLA SOCIETA’ COOP. A R.L. MONIMBO’<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.1 ORIGINI DEL CONSORZIO CTM ALTROMERCATO<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Agli inizi degli anni Ottanta, ci sono solo 2 Botteghe del Mondo in Alto Adige (una a Bolzano e una a Bressanone), che acquistano i prodotti oltralpe, dove il fair trade è già consolidato. Rudi Dalvai, uno dei soci fondatori della Bottega di Bolzano, allora studente di economia a Innsbruck, entra in contatto con l’EZA, ovvero la centrale di importazione austriaca di commercio equo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Dopo la laurea Rudi ritorna a Bolzano e decide di impegnarsi affinché il commercio equo si diffonda anche in Italia. Nel 1986 avviene l’incontro tra Rudi Dalvai, Heini Grandi e Antonio Vaccaro. Sarà proprio Antonio Vaccaro a coniare il termine “commercio equo e solidale”. Nel 1987 i tre fondano una prima organizzazione, una Società in Nome Collettivo, che si rivela subito una forma giuridica poco appropriata: ne occorreva una più collegiale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il 21 Dicembre 1988 nasce la cooperativa Ctm (Cooperazione Terzo Mondo) con 9 soci fondatori, 3 lavoratori (Rudi Dalvai, Heini Grandi e Antonio Vaccaro) e 6 Botteghe (Bolzano, Bressanone, Pace e Sviluppo di Treviso, la coop. Solidarietà di Rovato, la Tortuga di Padova e la COAP di Torino). Le scelte compiute durante i primi anni di lavoro forniscono a CTM quei connotati proprio che ancora oggi la caratterizzano. Infatti, si decide fin dall’inizio, di discostarsi dal modello delle centrali europee, che agivano come importatori in modo autonomo e di cui le Botteghe erano semplici clienti. Si sceglie di investire nella creazione di una struttura operativa che offrisse servizi alle Botteghe, assegnando a queste ultime il compito di rendere vivo il Commercio Equo sul territorio: la forma cooperativa aveva tutte queste caratteristiche. Inoltre, nella fase iniziale, viene valorizzata e rimarcata la funzione dei lavoratori, i quali si assumono il ruolo di garanti del progetto unitario, partecipando attivamente alle decisioni nel ruolo di soci. È all’inizio degli anni Novanta che CTM si accresce effettivamente, non solo come realtà operativa, ma anche come rete, raggiungendo il numero di circa 50 soci.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel luglio del 1997, dopo un lungo periodo di confronto e dibattito con le Botteghe, diviene definitiva la decisione di promuovere i prodotti del Commercio Equo in canali differenti dalle Botteghe dalle Mondo: negozi del biologico, spacci, alimentari sensibili e punti di vendita della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Intanto prosegue la riflessione sulla struttura e l’organizzazione interna della cooperativa. Tra il 1997 e il 1998, vengono rivalutati i ruoli delle Botteghe e di CTM, fino ad arrivare alla creazione di un soggetto giuridico in grado di rispondere alle nuove esigenze: il Consorzio. Ciò si accompagna ad un’importante svolta nella composizione dei soci. Infatti, se, nella cooperativa CTM, i lavoratori avevano la possibilità di essere soci come persone fisiche, ora con la nascita del consorzio questo non era più possibile. Infatti dopo quasi 10 anni la situazione appare profondamente mutata. La crescita del numero delle botteghe ed il principio “un voto per ogni organizzazione” non combaciava più con l’esistenza di soci persone fisiche. Quindi, il Consorzio nasce come Consorzio di Botteghe del Mondo, il 28 giugno 1998.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il passaggio da cooperativa a Consorzio ha garantito un’ampia partecipazione delle Botteghe, permettendo una svolta positiva in termini di professionalità e di servizi offerti da CTM, la quale, avendo a disposizione più risorse, ha così assicurato uno sviluppo qualitativo per i suoi soci. Dal 1998 al 2004, si è osservato un incremento senza precedenti del fatturato ed i soci sono aumentati da una cinquantina a quasi 150, in sei anni. Anche le collaborazioni con i produttori crescono, fino ad arrivare a coinvolgere 150 gruppi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Oggi CTM Altromercato è la principale realtà di Commercio Equo italiana. Comprende 130 associazioni e cooperative, che gestiscono 350 Botteghe del Mondo in Italia e 3 all'estero, e riveste un importante ruolo anche sulla scena internazionale. Ha accompagnato il percorso di crescita di molti produttori e si è dimostrata una concreta possibilità di lavoro anche in Italia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.2 LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE DEL CONSORZIO CTM ALTROMERCATO<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per il Consorzio, il consumatore non è semplicemente l’acquirente di un prodotto, ma è la parte fondamentale di una rete di relazioni, l’anello finale della filiera della solidarietà, colui che, attraverso le proprie scelte consapevoli di consumo, partecipa alla costruzione di un sistema economico e sociale più giusto. Insomma, un protagonista del movimento del commercio equo e solidale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per questo, Altromercato investe su un’offerta di prodotti capaci di incontrare le esigenze dei consumatori che vogliono convertire in senso solidale i propri acquisti quotidiani, puntando su qualità, trasparenza e tracciabilità delle filiere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il rapporto con il consumatore non si conclude, però, nella transazione commerciale: il Consorzio investe nella comunicazione e nella circolazione delle conoscenze, con attività che vanno dalle informazioni sui prodotti e i produttori alla partecipazione alle fiere di settore, dall’organizzazione di eventi sul territorio alla promozione di campagne di sensibilizzazione sul tema degli squilibri tra Nord e Sud del mondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">3.2.1 PUBBLICITA’<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">CTM Altromercato, come tutte le altre centrali d’importazioni, fino al 2009 non aveva mai investito il budget per la comunicazione in spot pubblicitari, poiché troppo costosi. Nel 2009 il Consorzio ha deciso di creare uno spot audio destinato alle maggiori radio a livello nazionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Lo spot promuoveva la campagna “equo per tutti”, divulgando il concetto che il Commercio Equo e Solidale non è diretto solo alle persone che hanno una possibilità di spesa più alta o, comunque, solamente ad una nicchia di mercato, ma che esso rappresenta un modo di pensare che potrebbe coinvolgere tutti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La modalità del mezzo di comunicazione radio è stata voluta ed espressamente ricercata, un pò per problemi evidenti di costi sui mezzi televisivi, ma anche per scelta del Consorzio: il mezzo via radio è molto più vicino al “tam tam” del sentito dire, del passaparola che in tutti questi anni ha caratterizzato la diffusione del Commercio Equo e Solidale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Lo spot era già stato mandato su radio “di movimento”, come radio Popolare, con costi più ragionevoli. In seguito, considerando anche l’aiuto di diversi partner, si è deciso di diffondere questa idea di “equo per tutti” a livello nazionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le spese per lo spot non hanno comunque escluso l’investimento verso i produttori, che, come conferma Valeria Calamaro, responsabile della Comunicazione di CTM Altromercato, buona parte degli utili sono stati reinvestiti in progetti di cooperazione e in maggiori prefinanziamenti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">3.2.2 RELAZIONI PUBBLICHE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per quanto riguarda questo tipo di comunicazione, il rapporto del Consorzio con i clienti non è diretto, ma avviene attraverso le Botteghe. Ecco perché, nell’arco dell’anno, vengono organizzati diversi momenti di formazione, durante i quali sono approfonditi alcuni importanti temi. Un esempio è la campagna “diritto al cibo”, che ha una durata di 3 anni ed ogni anno si focalizza su determinati aspetti del tema; il 2010 è l’anno della biodiversità e saranno organizzati corsi di formazione specifici per i responsabili delle Botteghe, i volontari e i responsabili educazione, che poi lavoreranno a loro volta nelle scuole. Solitamente, si tratta di seminari residenziali, della durata di almeno due giorni, volti ad approfondire una tematica particolare; inoltre, ospitano spesso esperti sull’argomento affrontato. Per esempio, nell’ottobre 2009, si è svolto un seminario sul thè, in cui sono intervenuti 3 gruppi di produttori, provenienti dall’India e dallo Sri Lanka, i quali hanno condiviso con i presenti la loro esperienza personale. Si è, così, creata la possibilità, per le Botteghe, di interagire direttamente con loro, di ascoltare da parte delle botteghe, di conoscere le loro testimonianze e di porre domande anche spinose, utili per una maggiore conoscenza sia del prodotto, sia di tutta la realtà che è dietro a questo tipo di mercato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Inoltre sono in corso diverse campagne di sensibilizzazione pubblica, sulle tematiche inerenti alle cause della povertà e dello sfruttamento nei paesi del Sud del mondo. Tali campagne, studiate e progettate dal Responsabile Campagne dell’Unità Comunicazione con la collaborazione dei Coordinatori Responsabili Educazione, si sono concretizzate poi in un percorso di eventi, iniziative, materiali promozionali e didattici, che le singole Botteghe socie sono state chiamate a realizzare e trasferire sul territorio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel 2009 l’attenzione si è concentrata sul questione della sovranità alimentare e degli squilibri del mercato agricolo globale, tema che è alla base della campagna di sensibilizzazione “Diritto al Cibo”, lanciata dal Consorzio nell’ottobre 2008. La campagna, volta a informare sui propri contenuti e tesa ad invitare il pubblico alla partecipazione attiva, proponendo l’adozione di stili di vita che sostengono il diritto al cibo, ha prodotto numerosi momenti di formazione e informazione rivolti ai soci, ed in particolare ai Responsabili Educazione delle Botteghe, per diffonderne al meglio i temi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">In particolare, si segnala l’“InForum Nord/Sud”, un appuntamento classico di formazione per i Responsabili Educazione, dedicato all’approfondimento delle tematiche sugli squilibri del mercato agricolo e sulle cause che generano fame e povertà.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">3.2.3 INTERNET<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il sito Internet è stato certamente il mezzo di comunicazione più utilizzato da CTM Altromercato. Infatti, come racconta l’attuale responsabile comunicazione, Valeria Calamaro, “il sito è stato uno dei mezzi che avuto più innovazione negli ultimi 10 anni. Quando sono arrivata a CTM non esisteva e ne ho creato io la prima versione. Ho studiato il manuale per la creazione di siti e ho messo su le prime pagine, era quasi una brochure online. C’erano poche cose, però, per lo meno, eravamo presenti. Poi è stata elaborata una versione intermedia; adesso il nostro sito comunque ha una lettura, una visibilità più importante. Abbiamo 7000 iscritti alla newsletter, perciò persone che, ogni due mesi, ricevono informazioni su tutto ciò che accade.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Tra tutti i mezzi di comunicazione è stato quello che abbiamo curato maggiormente, c’è una persona che ci lavora.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Dopo il restyling completo del sito www.altromercato.it, realizzato nel 2007, per renderlo più fruibile da parte degli utenti e più completo e aggiornato sotto il profilo dei contenuti, nel 2008 è stata lanciata la nuova Community Equospazio. L’area è dedicata ai consumatori e sostenitori del Commercio Equo e Solidale e vi si accede creando un proprio account utente, attraverso il quale partecipare a discussioni su tematiche inerenti il fair trade. Una vera e propria comunità virtuale che riunisce gli internauti interessati al fair trade, fornendo loro un luogo di incontro e discussione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Inoltre vi è Altromercato News, la newsletter spedita a quasi 7.000 utenti iscritti, che rappresenta lo strumento con cui il Consorzio mantiene un contatto diretto con il suo pubblico. Ricca di informazioni sui prodotti, i produttori, gli eventi di maggior rilevanza e le principali novità sul Consorzio e sul Commercio Equo in generale, la sua diffusione continua a registrare un trend di netta crescita, anno dopo anno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il Consorzio è presente anche sul social network Facebook. Attualmente ha circa 800 amici ed è gestito dall’amministratore del sito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">3.2.4 PACKAGING<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Valeria Calamaro si è così espressa sul tema del packaging (a lei particolarmente vicino, dal momento che se ne occupa quotidianamente): “<i>abbiamo avuto sempre la filosofia che il prodotto potesse parlare non solo in termini di attrattività, perciò con i soliti codici di colore e grafici, ma anche attraverso la comunicazione del mondo che ci sta dietro; ad esempio noi da sempre mettiamo quali sono i gruppi produttori coinvolti, per raccontare il progetto, ovviamente limitatamente agli spazi che abbiamo. Dall’anno scorso questo si è affiancato ad una ricerca sui materiali di imballaggio più sostenibili. Per esempio il progetto sul caffè è stato quello che ha fatto un grande salto. In cui abbiamo, per primi in Italia, tolto l’alluminio dal packaging del caffè in modo da rendere riciclabile il pacchetto e ha permesso un risparmio notevole di alluminio ogni anno. E’ chiaro che è un messaggio di ecologia nel pack, ma anche un motivo di ricerca da parte nostra. Abbiamo inserito per esempio alcuni pack nella linea di cosmesi in PET riciclato o in PLA (</i>è un materiale prodotto da risorse rinnovabili, in particolare dall'amido di mais, attraverso processi di fermentazione, separazione e polimerizzazione. La bottiglia in Pla è compostabile: si degrada nel terreno in circa 12 settimane, nda<i>)</i><i>. Stiamo portando molto packaging direttamente ai produttori in modo che anche il valore aggiunto del confezionamento venga sempre più spostato a sud e quindi anche in questo abbiamo fatto dei piccoli passi avanti. Quindi prima c’erano gruppi che portavano il prodotto “sfuso”, adesso portano il pacchetto finito e questo quindi garantisce loro un mercato diretto anche a livello locale, diventando un’ulteriore garanzia per loro.</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Tendenzialmente cerchiamo di utilizzare materiali riciclabili ed evitare dove possibile gli imballi secondari. Anche se siamo un pò arretrati, perché abbiamo numeri che non sono piccoli, ma non sono neanche interessanti per grosse realtà. E quindi, tante volte, per poter cambiare completamente un pack ci chiedono dei minimi di produzione di certi materiali che sono molto elevati, e questo ci limita nella possibilità di scegliere. Perciò nel caffè ci siamo riusciti, mentre in altri prodotti non ancora; certamente qualche caso dovrà migliorare.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per quanto riguarda l’estetica, fino ad ora non abbiamo mai scelto di utilizzare l’immagine reale del prodotto venduto, ma il disegno dello stesso, in modo da poter scegliere la grafica e i colori come elemento portante , in modo da evocare nel cliente il mondo che c’è dietro il prodotto. In più è un modo per non uniformarci al canone classico della comunicazione convenzionale, soprattutto nell’alimentare.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Tutto ciò serve ad avere un’identità molto forte e c’è stato confermato proprio da poco, durante un corso che abbiamo fatto, che la “personalità” dei nostri prodotti è uno degli elementi di spicco che ne fa l’identità anche in ambienti più generici, come la Grande Distribuzione, dove è più difficile distinguersi. Un altro elemento di spicco è il posizionamento del marchio: inserito sul fronte, verticale, in bianco e nero sempre a sinistra, perciò molto differente dai marchi convenzionali; un posizionamento più discreto, ma sicuramente distintivo, che è diventato un patrimonio della nostra comunicazione.”<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">3.2.5 FIERE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">CTM Altromercato non partecipa direttamente alle fiere, più che altro sono le botteghe che portano il marchio in fiere locali, grandi eventi, manifestazioni, mercatini.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel 2009 CTM ha partecipato a due fiere: Sana, che si è svolta a Bologna, in cui sono stati presentati prodotti di cosmesi; e, successivamente, la fiera Marca, anche questa a Bologna, una fiera che si rivolge prevalentemente al canale distributivo, con la presentazione dei marchi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La decisione di partecipare solamente a due fiere è stata presa alla luce del fatto che, ormai, le fiere più importanti comportano dei costi elevati e la resa non è altrettanto alta, cosicché molte realtà hanno cominciato a ridurre le proprie partecipazioni; è stata una scelta importante, solitamente si sostengono fiere con particolari tematiche, tipo “fà la cosa giusta” o “Sana”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Quello che rende efficace il circuito del Commercio Equo e Solidale è proprio il fatto che il consumatore sostiene un’idea e la divulga semplicemente attraverso un suo regalo, un suo acquisto, tramite il passaparola all’amico; è questo che ha permesso la crescita del movimento fino ad ora. Utilizzare dei mezzi di comunicazione più costosi significherebbe soltanto raggiungere soggetti a cui non arriva il passaparola.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.3 STORIA DELLA BOTTEGA DEL MONDO “MONIMBO’”<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">A Perugia, Monimbò nasce nel 1992. Inizialmente, si presenta come associazione, nata dall’iniziativa di un gruppo di persone, che gestisce alcuni banchetti per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle condizioni dei lavoratori nelle aree più povere del Mondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Dopo i primi anni di vita, il punto vendita si stabilisce in via Bonazzi, nel centro di Perugia, all'interno dello storico oratorio dei crispiniani, antica chiesa del '600 costruita dall'ordine dei ciabattini; nel 1997, Monimbò si trasforma in cooperativa, una forma giuridica più adatta all’impresa sociale. Oggi è una cooperativa sociale senza fini di lucro. Monimbò conta quasi 300 soci e decine di volontari impegnati quotidianamente nella promozione del consumo critico e di una maggiore attenzione ai diritti dei produttori dei Paesi del Sud del Mondo, alla finanza etica ed all'educazione alla multiculturalità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel corso degli anni, centinaia di volontari hanno dato il loro contributo, dedicando tempo e passione alla promozione di un'idea di sviluppo sostenibile. Grazie al loro lavoro, nel 2005, sono state inaugurate due altre botteghe, una a Ponte San Giovanni (chiusa nel 2008) e una a Terni, in Corso Vecchio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Monimbò dedica una particolare attenzione ai rapporti di rete con tutti i soggetti dell’economia solidale del territorio regionale; collabora, infatti, con molte associazioni e cooperative sociali ed ha costituito, insieme alle altre botteghe umbre, l’Associazione Umbria EquoSolidale. Questa associazione, che rappresenta il movimento del <a href="http://www.fairtradeitalia.it/"><span style="color: windowtext; text-decoration: none;">Fair Trade</span></a> nella regione, ha giocato un ruolo determinante nell’approvazione della Legge n. 3/2007 “Diffusione del commercio equo e solidale in Umbria”. Attraverso l’associazione, Monimbò organizza, inoltre, la manifestazione <a href="http://www.altrocioccolato.org/"><u><span style="color: windowtext; text-decoration: none;">Altrocioccolato</span></u></a>, festa del cacao equosolidale che ha ormai assunto una rilevanza nazionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.4 LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE DELLA COOP. MONIMBO’<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La cooperativa gestisce attualmente due punti vendita (a Perugia e a Terni) e, al fine di perseguire gli obiettivi generali del commercio equo e solidale, Monimbò intende organizzare una azione strategica strutturata in diverse attività:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraph" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<br />
<ul>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">gestione diretta delle botteghe del mondo;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">distribuzione e vendita di prodotti del commercio equo in canali esterni alle botteghe;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">attività educative nelle scuole;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">promozione di campagne di sensibilizzazione verso la cittadinanza e le istituzioni;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">organizzazione di eventi di informazione e di promozione del commercio equo;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">realizzazione di materiale informativo;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">creazione ed implementazione di relazioni di rete, sia a livello locale che nazionale, con altre realtà del commercio equo e con realtà dell’economia sociale, dell’agricoltura biologica e dell’economia verde;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">promozione e sostegno a realtà locali, impegnati a promuovere il Commercio Equo attraverso la vendita di prodotti (banchetti, punti vendita, ecc.), anche con l’obiettivo di aprire, in futuro, nuove Botteghe Del Mondo gestite direttamente dalla cooperativa;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">formazione interna del personale dipendente e dei volontari;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: normal; text-indent: -18pt;"> </span><span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; text-indent: -18pt;">organizzazione e coinvolgimento di un gruppo coeso di soci volontari;</span></li>
</ul>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 19px;">3.4.1 RELAZIONI PUBBLICHE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La comunicazione della bottega Monimbò, così come la maggior parte delle botteghe italiane, si basa sulle relazioni pubbliche e, come spiegato nel prossimo paragrafo, su Internet.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Parte delle relazioni pubbliche della Bottega è rivolta alle scuole, avendo la seria consapevolezza che il mondo della scuola è un interlocutore privilegiato e intravedendo nella didattica una leva per informare e formare sull’educazione alla mondialità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Negli anni scolastici 2007-2008 e 2008-2009, grazie ai finanziamenti previsti dalla Legge Regionale sul Commercio Equo e Solidale, il gruppo educazione ha realizzato, nelle scuole del territorio perugino e ternano, laboratori formativi destinati alle scuole primarie, secondarie di primo grado e agli istituti superiori. In particolare, nell’anno scolastico 2007-2008, hanno partecipato ai percorsi didattici 80 classi del comune di Perugia (62 della scuola primaria, 15 della secondaria di primo grado, 3 degli istituti superiori) e 22 classi delle scuole primarie del comune di Terni. Attraverso percorsi strutturati della durata minima di sei ore, con l’ausilio di giochi di ruolo e simulazione, nonché di materiale audio-visivo, è stata offerta, agli alunni delle scuole primarie, la possibilità di conoscere la filiera del cioccolato e del cotone e di avvicinarsi a culture, storie e luoghi lontani con la musica e la costruzione di strumenti musicali. D’altra parte, gli alunni delle classi della scuola secondaria di primo grado e degli istituti superiori, grazie al laboratorio didattico dal titolo “l’economia giocata”, hanno avuto occasione di riflettere sui legami economici intercorrenti tra Nord e Sud del mondo e sulle conseguenze sociali da essi dipendenti, di conoscere i meccanismi essenziali del sistema economico globale, di visualizzare le differenze demografiche ed economiche tra i continenti, di venire a conoscenza di un’alternativa concreta al commercio tradizionale: il Commercio Equo e Solidale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il gruppo educazione ha promosso, in occasione, della giornata regionale del commercio equo e solidale, nel mese di giugno, un convegno/conferenza stampa, a cui hanno partecipato circa 120 ragazzi rappresentanti di molte delle classi suddette, dal titolo “ il commercio equo e solidale raccontato dai ragazzi”. In questa stessa occasione, è stata allestita una mostra dei materiali prodotti dagli allievi durante lo svolgimento dei laboratori didattici.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Oltre ad un’attività educativa e formativa, le relazioni pubbliche sono state sviluppate anche attraverso la creazione di eventi culturali, che hanno fatto conoscere la Bottega anche a chi non aveva mai sentito parlare di quest’altro modo di fare economia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Infatti, oltre all’adesione a molti eventi nazionali, come “m’illumino di meno” (la giornata di mobilitazione in nome del risparmio energetico, promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di RadioDue, o locali, come “Umbria libri”, in cui la bottega ha avuto la possibilità di presentare due libri), Monimbò, quasi mensilmente, organizza eventi, concerti, aperitivi, aperti al pubblico e accompagnati sempre da dibattiti, presentazioni o convegni culturali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b style="background-color: white;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">3.4.2 INTERNET<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Internet è, per la bottega, il mezzo di comunicazione più efficace e veloce per arrivare ai consumatori. Ciò è stato confermato dalla scelta del consiglio di amministrazione di Monimbò di investire 5000 euro per il restyling del sito. Viene aggiornato settimanalmente e, in pochi mesi, ha raggiunto le diecimila visite.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel sito, sono presentati tutti i servizi offerti dalla bottega: la possibilità di fare liste nozze e bomboniere, la possibilità di organizzare coffee break e rinfreschi, o, per un’azienda, decidere di fare regalistica aziendale equa e solidale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Non possono mancare i link di Agices (Associazione Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale) e CTM Altromercato, di cui la bottega è socia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Altro mezzo di comunicazione valorizzato dalla Bottega è il social network Facebook. Attualmente il profilo ha 930 amici. La possibilità di poter creare eventi, gruppi e pagine e poterle condividere immediatamente con centinaia di “amici”, ma, ancor di più, la possibilità di farlo con costi pari a zero, ha fatto si che il profilo venga gestito quotidianamente da uno o due volontari.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">CONCLUSIONI</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">La comunicazione ha un ruolo sempre più importante all’interno dell’impresa. Rappresenta il mezzo che fa conoscere al consumatore il prodotto in vendita, risaltandone le qualità. Come si è visto esistono diversi mezzi di comunicazione, quello che certamente dà più visibilità è lo spot televisivo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ma i trenta secondi di uno spot televisivo, o lo sponsor ad una grande squadra di calcio inducono il consumatore a scegliere un prodotto soprattutto in base al brand. Ci si trova di fronte un consumatore poco informato, il quale non indaga sui meccanismi che portano quel bene sullo scaffale del supermercato o del negozio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ecco il motivo per cui, il Commercio Equo e Solidale, non investe ancora capitali in questo tipo di comunicazione. Tentare di spiegare i meccanismi economici del movimento in trenta secondi non è assolutamente possibile. Vi è la necessità di avere un contatto diretto con il cliente, ma soprattutto vi è il bisogno di trovarsi di fronte un cliente interessato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ecco perché la scelta, delle centrali d’importazioni e delle botteghe, è stata di investire soprattutto in relazioni pubbliche, eventi, convegni, fiere, dove il rapporto con il cliente è stretto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">L’investimento nel packaging, altro mezzo utilizzato dalle centrali, rappresenta il modo migliore per fidelizzare i clienti: imballaggi riciclati e riciclabili sono un motivo in più per scegliere un prodotto del Commercio Equo e Solidale rispetto ad un qualunque altro prodotto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">L’ultima considerazione è riguardo Internet. Si può affermare che esso rappresenta, per il Commercio Equo e Solidale, il mezzo di comunicazione dell’immediato futuro: gratuito, diretto e utilizzato maggiormente dalla nuova generazione. Insomma, il mezzo determinante su cui il movimento dovrà investire.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white;"><o:p> </o:p></span><b><span style="background-color: white; line-height: 38px;">BIBLIOGRAFIA</span></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">a)<span style="line-height: normal;"> </span>Libri<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Perna, T. (1998), Fair Trade Bollati Boringhieri<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Guadagnucci, L. – Gavelli, F. (2004), La crisi di crescita, Feltrinelli<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Becchetti, L. – Costantino, M. (2006), Il commercio equo e solidale alla prova dei fatti, Bruno Mondadori<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Fabris, G. (2003), La comunicazione d’impresa, Sperling & Kupfer Editori<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Relazione annuale delle attività 2007/2008 del consorzio CTM Altromercato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Relazione annuale delle attività 2008/2009 del consorzio CTM Altromercato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify; text-indent: -1cm;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">b)<span style="line-height: normal;"> </span>Testi non pubblicati<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Barbetta, G.P. (2006), Il commercio equo e solidale. Analisi e valutazione di un nuovo modello di sviluppo, Working Paper n. 3<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Sciarrone Alibrandi, A. (2006), Quali norme per il commercio equo e solidale?, Working paper n. 4<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- AA.VV. (1999), Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">- Traversa, P. (2008), Commercio equo e solidale in Italia: un problema di marketing?, sul sito “http://www.altromercato.it/it/equospazio/blogs/pillole”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 28px;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-align: justify;">
<b><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; line-height: 28px;">SITOGRAFIA<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://www.altromercato.it/it<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://www.monimbo.it/home.asp<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://www.agices.org/it/<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://www.wfto.com/<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://www.fairtrade.net/<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://www.sana.it/<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://www.marca.bolognafiere.it/<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: 24px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif;">http://falacosagiusta.terre.it/<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br />
<br /></div>
Giuseppehttp://www.blogger.com/profile/12379118812455143232noreply@blogger.com0Matera, Italia40.666379 16.60431990000006440.6182005 16.523638900000066 40.7145575 16.685000900000063